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lunedì 10 maggio 2021

TORNARE A SCRIVERE... IN ATTESA DI TORNARE A VIVERE VERAMENTE...

eccomi! dopo più di un anno ho deciso che voglio ricominciare a scrivere... 
ho continuato a farlo in tutto questo tempo su foglietti al volo, su agende scarabocchiando tra un appuntamento e l'altro, scrivendo biglietti a coloro a cui voglio bene... ma qui no.
e stamattina quando ho aperto il blog per curiosità e ho visto l'ultimo post, scritto nel giorno in cui iniziava il lock down dello scorso anno, quando fiduciosa dicevo che sicuramente tutto sarebbe finito presto... ho pensato a quante cose sono successe... e quasi tutte brutte. e non solo per la pandemia. il 2020 è stato un anno horribilis, anche personalmente e per la mia famiglia. e il 2021, almeno per adesso,  pare non essere da meno. e tutto quello che credevo, pensavo, speravo... come tutti, che sarebbe finito presto... il maledetto virus... è ancora tra noi. variato, mutato... ma non sconfitto. 
anche il carnevale quest'anno non si è fatto. non era mai accaduto dai tempi della guerra. se tutto va bene i  cinque corsi mascherati previsti si faranno tra fine settembre e inizio ottobre. una collocazione sul calendario inusuale ma magari avrà i suoi lati positivi. bel tempo, turisti già presenti per la stagione balneare... chissà. 
e io sono ancora qua. con i miei millemila acciacchi e i miei millemila problemi... ma  non ho perso il sorriso, la speranza, l'ottimismo.

ho finalmente chiesto il trasferimento in altra scuola e l'ho anche ottenuto. ogni tanto una cosa bella accade. sono di nuovo al nautico, quella che fu la mia scuola da studentessa e dove ho iniziato il mio lavoro di assistente tecnico. e dove sto benissimo. 

prosegue la mia passione per il mondo del vino e continuo a scriverne su winesurf, la rivista on line con la quale collaboro ormai da sette anni. ma la pandemia ha bloccato anche le manifestazioni, tutte annullate, e modificato il modo di fare degustazioni... solo agli inizi di agosto, quando ci fu un po' di ripresa e di miglioramento  sono riuscita ad andare a degustare per la guida in franciacorta. bella esperienza come sempre. ma poi ad ottobre la situazione nazionale ha di nuovo iniziato a precipitare con nuovi contagi.

ho anche avuto un incidente stradale, a febbraio, che mi ha lasciato a piedi. nel senso che ho praticamente  distrutto la macchina e siccome ho torto non mi posso permettere di ripararla quindi per il momento vado in bicicletta. ma guardo il lato positivo: potevo farmi male... e poi un po' di moto fa bene. a settembre, con l'arrivo dell'autunno, deciderò come affrontare le piogge ed il freddo... ora ho solo voglia di tornare alla normalità, di tornare a vivere, di fare un tuffo catartico nel mio mare... e dimenticare tutte le brutture e le negatività... ma purtroppo solo da un paio di giorni fa abbastanza caldo... fino all'altra settimana non sembrava nemmeno primavera...

 

giovedì 27 luglio 2017

IRREQUIETEZZA...

è un periodo così... che si manifesta in tutto... faccio una cosa e intanto ne penso un'altra, inizio mille cose contemporaneamente e non ne finisco una, mi faccio mentalmente scalette di priorità che stravolgo continuamente, allora me le scrivo promettendomi di rispettarle ma mi scordo di consultarle o comunque sul momento ritengo che una priorità ha più priorità di un'altra priorità e quindi cambio l'ordine pensando che il risultato non cambia... e infatti non cambia... sono sempre in ritardo con tutto...vado un paio d'ore al mare e vorrei essere a casa perchè penso che ho un sacco di cose da fare... resto a casa rinunciando al mare e penso che avrei potuto tranquillamente andare un paio d'ore al mare, anche perchè sono talmente stanca che non riesco poi a combinare più di tanto se resto a casa... e soprattutto se ho meno tempo a disposizione riesco ad ottimizzarlo... se invece so di avere tutto il pomeriggio me la prendo comoda... troppo comoda... e combino molto meno... sono davvero una frana....
ho cambiato nome a questo blog diciotto volte in tre giorni perchè nessuno dei nomi mi sembrava che mi rappresentasse veramente come l'altro, l'originale che per colpa di un folle ho dovuto eliminare... le alternative erano tutte banali, e uno dei difetti che comporta la banalità del titolo di un blog è che nella indicizzazione sparisci nel mare di attività di vario genere che hanno nome uguale o comunque simile... l'altro era composto da tre nomi che insieme erano una combinazione evidentemente rara... e quindi nei motori di ricerca si era piazzato al primo posto (se venivano digitati i tre nomi insieme) e comunque tra i primi posti se venivano digitati due su tre o anche solo uno dei tre nomi e mi piaceva non per megalomania ma perchè era facile arrivarci per caso e quindi potevo contare su lettori casuali che poi, ammesso e non concesso che apprezzassero i miei scritti, potevano tornare a leggermi... e siccome è vero che si scrive per noi stessi ma è anche vero che si scrive perchè qualcuno legga altrimenti si potrebbe scrivere in un diario e tenere tutto in un cassetto, la cosa mi piaceva... ma a parte questo, ripeto, mi sembrava che il nome non mi rappresentasse veramente... ora forse, e sottolineo forse, ci sono arrivata... spero sia il definitivo... ma non ci giurerei... l'irrequietezza di questi giorni è immensa... la stanchezza, lo stress, il caldo, il bisogno di ferie, qualche acciacco fisico, qualche problemino di varia natura, qualche preoccupazione... insomma.... il quotidiano che ognuno di noi più o meno deve vivere e che in certi periodi è più pesante,  per me in questo momento è parecchio pesante e non aiuta... non aiuta per niente...

venerdì 21 luglio 2017

MI VESTO DI NUOVI COLORI

no, i colori sono gli stessi... più o meno bianco e nero... un pizzico di azzurro.... la fotina del sole durante una eclissi parziale che sembra uno spicchio di luna... niente di nuovo quindi dal punto di vista grafico, e nemmeno niente cambia sul mio modo di gestire questo blogghettino e cioè scrivere quando ho voglia di scrivere qualcosa di particolare che mi è passato per la mente... ho solo cambiato nome e indirizzo per non essere raggiunta da chi non ho piacere che mi raggiunga.... per settimane non ho scritto perchè non mi andava che questa persona (squilibrata) che già fin troppo male mi ha fatto, leggesse anche solo una banale frase scritta da me. ma poi ho pensato che non potevo e non dovevo condizionare la mia vita ulteriormente e allora ho trovato l'escamotage tecnico... tutto resta uguale tranne l'indirizzo e il nome che ho comunicato e comunicherò solo agli amici fidati. et voilà... pronti attenti via... si riparte... il blog ha gli stessi colori ma la Tiziana no... da tempo mi sono vestita di nuovi colori.  in senso metaforico, ovviamente, perchè niente è cambiato nel mio look, ma dentro di me si. e molto.

domenica 18 dicembre 2016

un amico

uno dei miei più grandi amici abita all'estero da qualche anno. sono più di venti anni che ci conosciamo e che ci vogliamo bene. manteniamo i contatti per telefono e messaggi e ogni tanto viene in Italia e ci vediamo. qualche giorno fa ha pubblicato su facebook una foto che lo ritraeva bello e felice e mi è venuto in mente che una decina di anni fa scrissi su un blog un racconto sulla nostra amicizia. è ancora attuale e quindi lo condivido su questo blog.

La prima volta che l'ho visto era estate, ad una festa in piazza, perchè il fidanzato di una mia amica era amico suo, e si fermò a salutarlo, mentre la mia amica mi diceva chi era. Perchè ne avevo sentito parlare tante volte come di una persona speciale ed affascinante, e quindi mi aveva sempre incusiosito.
Effettivamente lo trovai affascinante, almeno fisicamente, perchè come persona non lo potevo sapere. Nessuno ci presentò, eravamo nella confusione della festa e tra me e lui c'era qualche metro di distanza e parecchie persone. Questo non impedì ai nostri sguardi di incontrarsi, per un istante che durò pochi secondi, ma che dopo più di dieci  anni ricordo ancora.
Niente di che, anche perchè io ero in compagnia del mio allora fidanzato, lui era in compagnia della sua allora fidanzata, e comunque nessuno dei due provò particolare interesse, ma entrambi  avevamo riconosciuto qualcosa di nostro nell'altro. Anche se probabilmente dopo pochi minuti nessuno dei due avrebbe più pensato a quell'incontro...

Passò quasi un anno. Era una calda domenica di inizio estate. Sulla spiaggia vedo il fidanzato della mia amica che nel frattempo avevo un po' perso di vista, mi avvicino per salutarlo, per avere  notizie della mia amica, per chiedergli che ci fa su quella spiaggia che loro di solito non frequentano.
Mi dice che è venuto a trovare un amico, e mi indica lui, che lo sta raggiungendo. Questa volta me lo presenta, ci sono le condizioni per farlo. Io lo riconosco, lui no, ma non importa. Mi invitano a seguirli al ristorante, ma io rifiuto ringraziando. Per me la vita da spiaggia è mare, sole e frutta, preferisco cenare che pranzare, in generale, d'estate a maggior ragione, con il caldo che fa!
Saluto, auguro buon appetito, mi sistemo sulla battima, mi bagno e mi asciugo al sole e mi bagno di nuovo, godendo di quella assolata giornata di Giugno.
Dopo un paio d'ore i due amici tornano, e mi raggiungono mettendosi a conversare. Poi S. se ne va, fa troppo caldo, e poi la fidanzata, la mia amica,  lo aspetta per non so quale impegno, ci saluta e noi restiamo a parlare senza renderci conto del tempo che passa veloce.
Se ripenso a quel pomeriggio lo vedo come una scena di un film, quando il regista per far vedere lo scorrere del tempo inquadra i protagonisti nella stessa posizione, con lo stesso sfondo ma  con le luci cambiate. Ecco, noi eravamo li, sulla battima, alle tre del pomeriggio come alle cinque, alle sei, alle sette...cambiava l'altezza del sole nel cielo, e di conseguenza la luce ed i colori intorno a noi, e si allungavano le ombre sulla spiaggia, e diminuivano le persone e quindi le voci, ed i chiacchericci ed il vociare dei bambini lasciava il posto allo sciabordìo della risacca mentre i gabbiani iniziavano ad arrivare alla ricerca di qualche rifiuto commestibile lasciato dai bagnanti, ed i bagnini iniziavano a chiudere gli ombrelloni ed a rassettare la spiaggia. Uno di loro ci conosceva bene (perchè anche se non c'eravamo mai incontrati scoprimmo di frequentare la stessa spiaggia da un po') e passando continuava a chiederci cosa mai c'eravamo raccontati in tutto il pomeriggio, e quante cose avevamo mai ancora da dire, visto che non davamo cenni di cedimento... arrivarono le otto.
P. disse che a quel punto doveva comprarsi qualcosa di pronto per cena , perchè la sua quasi ex-ragazza, che ancora viveva con lui in attesa di trovarsi una nuova sistemazione, non era a casa, sarebbe rientrata in serata, dopo cena, e lui avrebbe dovuto comprare qualcosa da  cucinarsi e fare la spesa anche per l'indomani, ma ormai era tardi.
Io abitavo da sola, e buttai lì un invito molto informale, dissi che se voleva potevo offrirgli un piatto di spaghetti o un insalata. Lui accettò ma pose una condizione: doveva cucinare lui. Mi chiese se avevo gli ingredienti per fare la pasta di S.Lorenzo, una ricetta che aveva trovato su una confezione di pasta, che aveva provato e gli era piaciuta. Provò ad elencare gli ingredienti, avevo tutto.
Affare fatto, lui a casa sua per una doccia, io a casa mia per la doccia e per preparare gli ingredienti. Che gli feci trovare allineati sul piano di lavoro del mio angolo cottura da single!
Era un piatto molto estivo. Gli ingredienti tutti a crudo sul quale butti la pasta cotta che quindi diventa subito tiepida, condisci con un filo d'olio e via.
Ovviamente continuammo a conversare, come due vecchi amici, anche molto complici. Continuavamo a riconoscerci come c'eravamo riconosciuti in quello sguardo un anno prima...
Finimmo di parlare alle 5 della mattina! Solo perchè decidemmo di farlo, perchè in realtà avremmo potuto continuare! Infatti non avevamo affatto esaurito la voglia di raccontarsi, di confrontarsi, di spaziare dai discorsi futili ai grandi temi, dai discorsi seri agli scherzi. Lui se ne andò, io andai a letto. Dopo poche ore eravamo sulla stessa spiaggia, quasi nella stessa posizione del giorno prima, ed il nostro amico bagnino scherzava chiedendoci se per caso avevamo passato la notte lì.
Dopo qualche giorno il nostro chiaccherare si trasformò in flirtare, conservando però il sapore del gioco, insomma, eravamo un po' più che amici ma fondamentalmente, principalmente, amici.
Con lui stavo bene e dimenticavo le recenti delusioni, affettive e professionali. Ed anche i problemi, primo fra tutti la disoccupazione!
Dopo qualche settimana trovai lavoro su uno yacht, e così passai quasi tre mesi in Corsica, dove incontrai anche una persona per la quale persi la testa e il cuore.
Quando tornai rividi P. e ci raccontammo i nostri tre mesi, il mio amore per la persona conosciuta in Corsica, la fine della sua convivenza e quindi la chiusura definitiva della sua lunga storia, la sua storia estiva con una persona che conosceva da anni e che conoscevo anch'io, insomma riprendemmo a frequentarci e a raccontarci, come facevamo nelle lunghe giornate di sole e di mare. Questa volta passeggiando sul molo, gustandoci il salmastro di quel mare autunnale che tanto amavamo, o davanti al suo caminetto, bevendo un bicchiere di vino.
Poi una sera ci fu un fraintendimento, per telefono, ci capimmo male, ci spiegammo peggio, e il nostro rapporto si incrinò.
E forse a causa di un po' d'orgoglio, o forse perchè in quel momento i nostri sentimenti erano confusi, e cercavamo nell'altro cose che l'altro in quel momento non poteva o non voleva darci, o forse perchè i nostri sentimenti erano diversi da quello che pensavamo, facemmo una gran litigata, e non cercammo di chiarirci, perdendoci di vista.
E quando ci rincontrammo  l'estate successiva sulla stessa spiaggia ci evitammo accuratamente.
Quando dopo anni, ho avuto bisogno di un aiuto che professionalmente lui poteva darmi, ho esitato un po' ma poi ho chiamato, e lui è stato il solito. Come se ci fossimo salutati la sera prima, come se tutti quegli anni non fossero passati. E quello stupido litigio non fosse mai avvenuto.
Tra l'altro scoprimmo che conosceva benissimo la persona che che nel frattempo avevo incontrato ed era diventato mio  marito, o meglio lo conosceva quando mio marito era un bambino e lui un ragazzino, ed abitavano vicini.

Dopo un po'  ci perdemmo di nuovo di vista, questa volta per i diversi impegni familiari e per il diverso stile di vita. Lui ancora single impenitente, io sposata e con un bambino piccolo da accudire.
Nel frattempo avevo cambiato anche spiaggia, quindi gli incontri erano rarissimi anche in estate.
Poi lo incontro con una nuova fidanzata, lo vedo sereno, ne sono felice. Vengo a sapere dal "bagnino" della vecchia spiaggia, ancora in contatto con lui, che si è sposato e che proprio lui gli ha fatto da testimone! Bene, mai dire mai, non ci avrei mai  creduto...
E infatti, quando lo incontro e mi congratulo per l'avvenuto matrimonio mi dice che si è già separato...e sono passate solo poche settimane dal giorno del si! Mi dispiace. A lui no. Riconosce di aver fatto un errore. Ma la considera una tappa della sua vita che comunque gli ha dato molto.
Da allora non ci siamo  più persi, anche se i nostri diversi stili di vita ancora ci separano. Lui è tornato ad essere uno scapolo impenitente e per di più sempre in viaggio, io ho ripreso a lavorare ed ho un figlio che cresce e con lui crescono gli impegni.
Questa è la storia di una amicizia vera , che dopo più di dieci anni e qualche intoppo resiste ancora. Sempre più profonda, intensa, per qulacuno forse inconcepibile, incomprensibile. Per noi, che la viviamo, semplicemente bella.
Gli intoppi sono dovuti ai nostri caratteri, così simili. E' per questo che ci siamo "riconosciuti", subito, con uno sguardo prima, a pelle dopo.  Per noi guardare l'altro è come guardarsi alo specchio. A volte riconosciamo nell'altro i nostri stessi lati positivi, che ci fanno sentire bene, con noi stessi e con gli altri. Altre volte quelli negativi, che non ci piacciono. E allora lo facciamo notare all'altro. E nasce il confronto. Altre volte ancora invece, il lato negativo non ci piace proprio, prima in noi e poi  nell'altro, e viene la rabbia, e  nasce lo scontro.
Però siamo ancora qua. E quando iniziamo a parlare non ci fermiamo più. E sicuramente potremmo arrivare all'alba, come quel giorno di dieci anni fa. Ma adesso ci sono impegni che ce lo impediscono. Per fortuna, dopo tanti anni, ci capiamo al volo, a volte anche solo con un semplice sguardo, e quindi i tempi diconversazione si sono notevolmente ridotti anchese la voglia di raccontarsi e confrontarsi è rimasta la stessa.


altri anni sono passati, nel frattempo io mi sono separata, lui ha perso prima la madre e poi il padre, quindi i motivi per rientrare in Italia sono diminuiti per cui ci vediamo sempre meno. nelle foto che ogni tanto pubblica su facebook, comeho già scritto,  lo vedo felice. ha una nuova compagna incontrata dove vive ed è ancora affasscinante. non più un bel ragazzo  moro dallo sguardo tenebroso ma un affascinante signore brizzolato. ma soprattutto è ancora il  mio  grande amico P.

martedì 19 agosto 2014

UN NUOVO CAPITOLO

ammetto di essere un poco emozionata. un nuovo inizio? una ripresa? diciamo un nuovo capitolo. mi piace scrivere, da sempre. ho sempre scritto di tutto ed ovunque, su fogli di quaderno, su scontrini, su tovaglioli di carta,  su carta da lettere... e i miei scritti sono sparsi per tutta la casa, quelli che sono sopravvissuti ai traslochi e quelli che ho scritto da quando abito qui. e sparsi anche per la casa dei miei che fu la mia abitazione per anni. ed a casa di amici, se non li hanno buttati, destinatari di miei pensieri. ma sono una inguaribile disordinata e l'unico periodo in cui i miei scritti erano raccolti in un unico contenitore è stato il periodo del mio blog su splinder. poi la piattaforma chiuse e io non feci in tempo a traslocare su altra piattaforma. copiai tutto in una cartella dal nome blog, suddivisa in sottocartelle diverse per ogni anno, a loro volta divisi in files contenente gli scritti di un mese di quell'anno. ripromettendomi di aprire, prima o poi, un altro blog. o di continuare a scrivere su questo, che avevo già aperto (quando ancora esisteva splinder in un momento nel quale sull'altro mi rompevano le palle) ma sul quale avevo scritto sempre poco perché.. non so perché... sono fatti miei... ah ah... questa battuta la capirà solo chi ha un'età tale da ricordarsi la pubblicità dello jegermeister... ma torniamo seri. non ci scrivevo, su questo blog,  perchè non lo sentivo mio. un po' come quando traslochi in una casa nuova e per un po' non la senti tua. allora meditavo di aprirne un altro ancora,. e lo feci, poi lo chiusi, poi lo riaprì ma sbagliai le impostazioni e non veniva indicizzato dai motori di ricerca per cui era come scrivere solo per me. qualcuno che sapevo leggere volentieri i miei scritti ebbe l'indirizzo... ma ci scrivevo talmente poco... ieri, dopata dal voltaren per placare il dolore provocato da una ernia discale (anzi due) e costretta in casa malgrado la bellissima giornata, peraltro rara in questa estate bizzarra, ho deciso di riesumare questo blog abbandonato, che avevo persino dimenticato di avere ancora, gli ho rifatto un po' il trucco e il parrucco, cambiandogli il nome e aggiungendo una breve descrizione delle mie passioni. ho lasciato la fotina perchè all'inizio non riuscivo a cambiare il nome che automaticamente all'inizio avrebbe firmato  i miei scritti (la luna nel sole) e allora la foto era appropriata. perchè anche se sembra una luna in realtà è uno spicchio di sole, la parte nera  è la luna che gli passò davanti. era marzo del 2006 e ci fu una eclissi di sole (in italia solo parziale) ed io lavoravo come assistente tecnico del laboratorio di navigazione astronomia e meteorologia dell'istituto tecnico nautico della mia città. e la foto la scattai con una semplice "compattina" appoggiata al telescopio. poi sono riuscita a cambiare anche quella parte. adesso la firma automatica dei post è tiziana, che è il mio nome. ma a quella foto ci sono affezionata e la lascio. la luna che copre il sole, e lo spicchio di  sole che sembra una falce di  luna... la mia passione per l'astronomia. i miei studi prima e il mio lavoro poi in quell'istituto nautico. l'eclissi  e tutto quello di scientifico ma anche di magico c'è.  bene, forse è il caso che mi fermi... quando inizio a scrivere divento un torrente in piena e non mi fermo più. un'ultima cosa: chi dovesse capitare tra queste "pagine" e leggere,  prima di pensare che non conosco le regole grammaticali e/o di sintassi... sappia che ho deciso di scrivere così, di getto. e di usare la punteggiatura (forse nemmeno sempre in modo corretto) ma non la regola delle maiuscole e nemmeno quella dell'andare a capo. userò maiuscole solo quando vorrò sottolineare qualcosa e andrò a capo solo quando, istintivamente, mi verrà di farlo. magari per un motivo che solo io o nemmeno io capisco.

lunedì 18 agosto 2014

VOGLIA DI SCRIVERE

si, mi è tornata voglia di scrivere e anche voglia di essere letta. però non so se riuscirò a riprendere confidenza con un blog... ci provo...
state sintonizzati...

venerdì 18 gennaio 2013

CHE FARE?


non so cosa fare... ricominciare  questa esperienza  “bloggettara” o affidare di nuovo, come anni fa, gli scritti a fogli, foglietti, fogliacci (avessi avuto un solo quaderno dedicato a questo  o un raccoglitore ordinato... non sarei stata io) abbandonati poi in qualche cassetto (o magari messi in un posto sicuro per non perderli... talmente sicuro che non li perdevo... ma non li trovavo nemmeno più!) ?
anni fa avevo aperto un blog. era il 2005. lo facevano in molti. l’ho fatto anche io. scelsi splinder perchè era la piattaforma che usavano in molti. la usai anche io. e poi ero già registrata con il mio nick per poter commentare blog di amici e così la scelta fu praticamente non una scelta ma una mossa automatica…
poi in un periodo in cui qualche amico (?!), conoscente (?), troll (!) mi iniziò ad infastidire con commenti aggressivi, con critiche gratuite che arrivarono all’offesa… e addirittura leggeva qualche frase di qualche post e su queste ci ricamava sopra andando in giro su altri blog di amici o anche nella vita reale, a spargere notizie false su di me e sulla mia vita.... mi ruppi gli zebedei... e prima resi il blog privato, ma non mi piaceva, poi lo resi di nuovo pubblico con moderazione… alla fine mi accorsi che non scrivevo più liberamente e lasciai perdere. ne aprì un altro... qui... questo... ma non mi piaceva. era freddo. l'altro era tutto colorato, con una bella foto del mare in copertina, questo bianco, con i caratteri dei post neri... e una fotina piccina picciò di una eclissi di sole che sembra una luna (da quella foto il nome del blog) scattata da me... e poi questo blog, per  la paura di essere di nuovo presa di mira dai soliti ignoti (a me purtroppo invece molto noti) l’avevo reso talmente privato che era impossibile arrivarci per caso e trovavo stupido avvisare la gente. e quindi era come scrivere solo per me... tanto valeva scrivere su un foglietto o su una pagina di word e poi archiviarla tra i ricordi... e così facevo... quando proprio mi scappava di scrivere... anche se avevo dato l’indirizzo di questo blog a qualche amico fidato, che sapevo che mi leggeva con piacere,  finì per non scrivere più. almeno qui. pensai anche di ricominciare a scrivere sul vecchio blog ma ormai non mi riconoscevo più nemmeno in quello. c’era una descrizione di me alla quale ero affezionata… ma non mi rispecchiava più…ero cresciuta, forse invecchiata... semplicemente ero cambiata...  e allora, anche perché presa da mille cose di un periodo piuttosto faticoso della mia vita lavorativa, decisi  di lasciar definitivamente perdere… e magari di concentrare in poche righe i miei pensieri (almeno quelli "pubblici")  ed affidarli al più sintetico facebook…
e lasciare quelli più "privati", più "intimi" ai foglietti nei cassetti o ai file del pc...  ma certo non è la stessa cosa… poi splinder ha chiuso e non sono riuscita a trovare il tempo per trasferire il tutto su altra  piattaforma nei tempi che splinder concedeva prima di chiudere… e così il vecchio blog non esiste più… (fortuna che avevo salvato tutti post come file di word…) e questo che ormai era diventato vecchio anche se poco frequentato e praticamente abbandonato continuavo a sentirlo freddo… e allora la decisione… provo ad aprirne un altro… e poi vediamo…un caos... ho litigato con la piattaforma, con l'inserimento della password, con l'impostazione, l'impaginazione, il template, il titolo del blog, l'account, insomma non ci capivo più niente (anche perchè non era una cosa importante e quindi mi ci mettevo sempre quando le cose importanti della vita erano tutte sistemate...  a fine giornata, in tarda serata... ma questo momento era anche quello nel quale  ero ovviamente  più stanca e finivo per incartarmi sempre più...) e allora eccomi di nuovo qua... ci provo... ricomincerò ad affidare ad una tastiera e ad uno  schermo le mie emozioni, le mie sensazioni... ho anche cambiato le impostazioni della privacy, quindi qualcuno ci potrebbe arrivare qui anche per caso... e nel caso... che siano  i benvenuti! :-) agli altri... ben ritrovati ^_^

giovedì 16 settembre 2010

RITORNO...

Perchè uno ricomincia a scrivere su un blog? Perchè gli manca quel momento in cui tira fuori quello che ha dentro e mentre lo scrive lo analizza, magari ci ripensa, e mette a fuoco qualcosa che nel semplice pensiero, prima di trasformarlo in parola scritta, gli era sfuggito... oppure perchè gli capita una cosa buffa e gli piace ricomincire a condividerla con chi forse leggerà... o perchè ha piacere di riprendere a confrontarsi con chi forse commenterà...
insomma, io da oggi sono ufficialmente tornata... su questo blog però, che è nato come rifugio da un altro blog che era stato preso d'assalto da idioti commentatori più o meno anonimi, da alcuni miei concittadini (ex presunti amici) che utilizzavano le notizie lette sul blog per diffondere notizie astruse, estrapolate malamente dai miei scritti o dedotte in maniera allucinante da certe mie affermazioni... mi ero rifugiata qui, ma non lo sentivo mio questo posto, e così di tanto in tanto scrivevo di là... fin quando un giorno leggendo certe parole che avevo usato per descrivermi su quel blog, e che campeggiavano sul template del blog stesso, non mi sono riconosciuta... ed ho capito che ero cresciuta... o forse stavo invecchiando... o semplicemente ero cambiata come stava cambiando una parte della mia vita... adesso sono qui, comunicherò alle mie amicizie virtuali di questo mio definitivo trasloco e della ripresa dell'attività "scribacchina"... chi vorrà passare a trovarmi sarà gradito... gli scocciatori non dovrebbero riuscire ad arrivare a me (ammesso che abbiano ancora voglia di occuparsi della mia vita e non abbiano trovato di meglio da fare) perchè ho impostato il blog col massimo delle impostazioni sulla privacy... non mi interessa essere trovata dai motori di ricerca... non sono in cerca di notorietà...

mercoledì 31 dicembre 2008

ECCOMI! ANNO NUOVO BLOG NUOVO...

Volevo inaugurarlo domani, pensando che era carino iniziare qualcosa di nuovo proprio a inizio anno...ma poi ho pensato che a volte le cose iniziano proprio mentre qualcosa finisce...i miei si sono conosciuti mentre mia madre era in vacanza e mio padre lavorava in quel luogo di "villeggiatura" e la loro storia d'amore, che ancora dura dopo quasi 50 anni e mille difficoltà...è iniziata quando la vacanza di mia madre stava per finire...
E poi mi sentivo come come una bambina che ha un nuovo gioco... non vedevo l'ora di scartarlo...il mio nuovo blogghettino...
Nuovo perchè appena creato, titolo nuovo, grafica nuova, piattaforma nuova...anche se in realtà nasce dalle ceneri di un altro...che mi ha dato soddisfazioni (apprezzamenti sui miei scritti) nuove conoscenze (alcune rimaste virtuali per motivi logistici altre diventate reali dopo incontri ma comunque quasi tutte trasformate in amicizie) ...ma purtroppo anche qualche problema...e così ho deciso di traslocare...aria nuova...ne ho bisogno...
Sono molte le cose che stanno cambiando nella mia vita, molte quelle cambiate negli ultimi due anni, molte quelle che cambieranno entro, spero, la fine del prossimo anno...
Adesso una in più. Il blog.
Agli amici più fidati ho inviato un invito a seguirmi, anche se per un po' resterò abbastanza in incognito, anche con il loro aiuto (nel senso che non immetteranno il mio link nel web)...i nuovi lettori che capiteranno qua per caso...forse mi troveranno piuttosto misteriosa, ma sono costretta a proteggere la mia privacy, se non voglio avere ancora problemi e se voglio scrivere quello che mi va senza autocensure alle quali ero costretta sapendo che un gruppetto di idioti mi leggeva per fare un uso direi scorretto di ciò che scrivevo...
Io non mi sono mai preoccupata se e chi e perchè mi leggeva...scrivevo per me, per il gusto di farlo...aneddoti, riflessioni, ricordi, pensieri, sfoghi...e voglio continuare a farlo, con serenità...

E adesso via, verso la fine di un anno che per me è stato nei primi...diciamo 7-8 mesi positivo, poi è precipitato in picchiata...ma ora sono pronta a riprendere il volo...
Auguri a chi dovesse passare da queste parti...