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domenica 26 marzo 2017

RICORDI IN MUSICA

qualche anno fa ho gestito per un anno e mezzo un circolo nell'entroterra versiliese  insieme al mio allora compagno. un circolo dove si poteva mangiare cose tipicamente toscane cucinate da me e cose esotiche cucinate da lui oltre ai classici taglieri di affettati e formaggi... dove si poteva bere del vino di ottima qualità che compravamo in una cantina del chianti e servivamo sfuso in quartini e mezzini da osteria, ma anche bottiglie più "blasonate" che sceglievo con cura per avventori più esigenti che coccolavo volentieri avendo anche io la passione per il buon bere... dove si trovava una piccola ma interessante selezione di rum e di wiskey... ma soprattutto al sabato si trovava sempre musica live che spaziava dal jazz al blues passando dal country e dal rock...
per mille motivi abbiamo dovuto abbandonare la gestione, ma con tutti i musicisti siamo rimasti in contatto ed è continuata la frequentazione. la mia storia d'amore è finita, ma nel frattempo con alcuni dei musicisti  è nata una vera  amicizia che si è consolidata nel tempo. alcuni hanno conosciuto tramite me amici miei che gestiscono locali ed hanno così acquisito nuove "piazze"... uno di loro ci ha persino trovato moglie, in una  nuova piazza... e tutti quando mi incontrano mi chiedono di riaprire qualcosa perchè io ero riuscita a creare un ambiente carino, piacevole, dove la musica era in primo piano... ma anche tutto il resto era curato...
ieri sera due di loro, un bassista ed un chitarrista, suonavano a Forte dei Marmi insieme ad un batterista che non conoscevo. le formazioni sono mobili... uno che suona con quello che poi suona con l'altro... il bello è anche questo... non li avevo mai sentiti suonare insieme... il chitarrista aveva spesso suonato da me ma come "one man band"...mentre il bassista era ormai di casa in serate quasi sempre con un altro chitarrista, qualche volta in jam improvvisate, qualche volta solo come avventore, abitando vicino al circolo ed essendo un appassionato della nostra semplice ma saporita cucina era ormai di famiglia, avendo fatto amicizia anche con mio padre e mio fratello che ogni tanto venivano a darmi una mano quando c'erano serate "affollate"...
sono uscita di casa stanca, reduce da un periodo che mi ha fiaccato fisicamente e psicologicamente ma avevo troppa voglia di salutarli e di sentire un po' di bella musica blues suonata dal vivo e bene.
il tempo era terribile... dopo la bellissima giornata di sole si era alzato un vento di libeccio fortissimo e pioveva e prima di uscire il divano mi strizzava l'occhio... ma dopo una bella doccia ho fatto quello che ultimamente faccio spesso: ho indossato abiti colorati, rosetto e un sorriso... e sono uscita...
uscendo ho ricevuto la telefonata di un amico. non aveva avuto una bella giornata. gli ho detto che per andare dove dovevo andare (sembro Totò) sarei passata da dove era lui per lavoro e quindi potevo passare a salutarlo. a volte un abbraccio in silenzio fa più di mille parole. e così ho fatto. ed è stato un bel momento. impossibile da raccontare. certi momenti vanno solo vissuti...
poi ho guidato verso il Forte. non ho acceso la radio... il silenzio, la pioggia sottile, il tergicristallo, i miei pensieri... mi è venuto in mente quando quella strada, almeno per un tratto, la facevo per andare a casa del diavolo (come chiamavo io Seravezza, con tutto il rispetto per Seravezza, ma per come vivevo io quel periodo lavorativo...) o di quando, proseguendo verso il Forte, la facevo per andare "nel salotto buono del diavolo" come chiamavo io il Liceo di Forte dei Marmi, scuola dalla quale dipendeva il professionale presso il quale lavoravo io, dove c'era... un diavolo... appunto...
pensieri che si accavallano,  si sovrappongono, si mescolano... arrivo nella strada dove c'è il pub... e dove c'è il liceo... che strano... mi sembrava più lontano quando ci venivo per lavoro... ironia della sorte... il locale è a pochi metri dalla scuola... davanti  non c'è posto... proseguo.. e parcheggio proprio di fronte al cancello della scuola... mi vengono le lacrime agli occhi... non certo per emozioni positive, nè per nostalgia... e nemmeno per rabbia, ormai superata... ma per commozione... mentre parcheggio e chiudo la macchina ripenso a qullo che ho subito, a come ho lottato... a chi mi ha sostenuto e a chi mi ha voltato le spalle.... guardo il cancello e ripenso a quella mattina dove appoggiato al cancello c'era quello striscione.... "solidarietà a tiziana"... perchè avevo subito un provvedimento disciplinare non giusto, solo perchè avevo rivendicato i miei diritti.... ed alcuni colleghi mi appoggiavano... provvedimento che tutti mi consigliavano di accettare "muta e rassegnata" perchè impossibile lottare contro chi me lo aveva fatto.... ma che io, don chisciotte de' noaltri, a costo di lottare contro i mulini a vento, certa della mia ragione, non intendevo assolutamente accettare... mi incammino verso il locale, a pochi metri... e sorrido... (per inciso feci  ricorso avverso il provvedimento e il tribunale del lavoro mi ha dato ragione ed il provvedimento di cinque giorni di sospensione dal servizio con conseguente sospensione ai fini della carriera è stato annullato ed i cinque giorni di stipendio restituiti, anche se ancora materialmente no).
arrivo al locale, sorrisi, abbracci, battute, cazzate, brindisi, ricordi.... e la solita domanda.... "ma quando riapri qualcosa? te si che ci sapevi fare!"... è una soddisfazione... capisco di aver lasciato una traccia. una traccia positiva. e non può che farmi piacere... poi inizia il live.
mi lascio portare dalla musica, dai ricordi... continuo a pensare che mi piacerebbe avere ancora un locale così. piccolo, dove chi vuole può sicuramente bere bene, mangiare qualcosa ed ascoltare buona musica.
ascolto musica mentre messaggio con il mio amico incontrato poco prima. lui bloccato dal lavoro non è potuto venire con me. me ne dispiace. lui continua a raccontarmi cosa lo preoccupa in questo periodo particolare della sua vita. io cerco di tranquillizzarlo. so di non poter fare molto solo con le parole scritte ma ci provo... e credo di riuscirci.
arriva una amica, anche lei frequentatrice del mio locale, golosa dei miei "salsicce e rapini", amica del bassista e adesso anche sua allieva. è con il suo compagno, sommelier come me. al solito parliamo di musica e di vino. al solito lei mi dice che il "borgo rosso" (questo il nome del mio circolo) manca... e che devo assolutamente riaprire qualcosa... sorrido. si, decisamente il mio locale ha lasciato un segno.
poi la musica finisce, saluti, baci, promesse di vedersi presto, resto a parlare un po' con il bassista amico, con il batterista appena conosciuto e la sua fidanzata, mentre il chitarrista compila il borderò per la SIAE... non sono in forma... i dolori dovuti alla fibromialgia si fanno sentire, la debolezza per il recente virus herpes zoster (volgarmente detto fuoco di sant'antonio) che mi ha colpito la scorsa settimana e l'antivirale che ho dovuto prendere per combatterlo mi fanno sentire uno straccio.... saluto e me ne torno a casa. di nuovo decido di non accendere la radio... sono comunque cullata dalla musica ascoltata nella serata che ho ancora nelle orecchie e da quella che da qualche giorno ho nel cuore e nella mente. perchè malgrado sia un periodo a tratti di pioggia debole ma anche di temporali forti... è spuntato un raggio di sole e quindi vedo l'arcobaleno. per questo mi vesto di nuovi colori. e sorrido.






sabato 25 febbraio 2017

PENSIERI A SPASSO, RICORDI LONTANI, EMOZIONI VICINE...


qualche giorno fa una classe della scuola dove lavoro stava preparando un progetto da presentare ad una scuola media in aula magna e serviva la mia "assistenza tecnica". tra le cose che dovevano mostrare c'era una versione particolare di Africa dei Toto ed io mi sono emozionata perchè per uno strano gioco di associazioni che a volte la mente fa mi è venuto in mente Wolfgang, il mio amico tedesco che per un paio d'anni (quasi trent'anni fa) è stato mio fidanzato. lì per lì non capivo il nesso tra la canzone e  lui, poi ho ricordato che in una delle tante cassette che mi aveva registrato con musica che spaziava tra i vari generi, che lui con molto gusto mescolava rendendole molto piacevoli all'ascolto e mai noiose e monotematiche, c'era proprio anche quella canzone. e mi sono emozionata perchè sono tornata indietro di secoli, al tempo del nostro lontano amore. ma anche della nostra robusta amicizia, che si è mantenuta malgrado la distanza, malgrado la vita che scorre, gli anni che passano, gli eventi che accadono... e siamo sempre rimasti in contatto  e ci siamo anche rivisti qualche volta oltre che sentiti spesso per telefono. ho conosciuto anche un paio di sue successive fidanzate e una volta lui ha ospitato per un paio di giorni me e il mio allora fidanzato di passaggio per la Germania mentre andavamo in vacanza in Olanda. insomma ci volevamo un gran bene. parlo al passato perchè purtroppo da qualche anno non riesco più a rintracciarlo e poichè l'ultima volta che l'ho sentito, tre anni fa, aveva problemi di salute... e temo che se ne sia andato. e da qui la mia grande emozione che mi ha portato alle lacrime.
ieri era il giorno dell'evento. previsto per le 9.30. un'oretta prima abbiamo provato il tutto. cercando  di non farmi prendere dall'emozione di nuovo quando ho fatto partire il filmato, ho guardato fuori dalla finestra... ma non è stata una buona idea... perchè stava piovendo. non pioggia forte, non pioggerellina primaverile. ma la pioggia fitta noiosa e insistente tipica tedesca. e il tetto della scuola accanto alla nostra bagnato dalla pioggia, i tigli del cortile ancora senza foglie, il cielo grigio... insomma per un attimo mi è sembrato di essere in germania. gli occhi si sono inumiditi. di nuovo l'emozione si è stretta in un nodo in gola... ho respirato profondamente. non volevo piangere. e non solo per pudore, per non farmi di nuovo cogliere con le lacrime agli occhi dalla prof e da alcuni studenti.... ma perchè penso che Wolfi, così lo chiamavano gli amici, non avrebbe voluto. allora  ho sorriso. e poi mi sono alzata e con la scusa di andare a sentire se l'audio in fondo all'aula magna era OK mi sono distratta...
quando poi c'è stato l'evento tutto è andato bene e della canzone, peraltro in una versione molto particolare eseguita a cappella da una corale https://www.youtube.com/watch?v=-c9-poC5HGw, con la simulazione dell rumore della pioggia (quindi anche la giornata era adatta) fatto con le mani ed eseguito anche dai nostri studenti, mi sono solo goduta l'esecuzione e la giusta emozione senza tristezza. perchè voglio continuare a sperare che il mio Wolfi stia bene. che abbia solo cambiato numero di telefono. e magari anche città. e che abbia perso il mio numero per cui non riesce a comunicare il cambio di indirizzo come ha sempre fatto ogni volta che è successo...spero di riuscire prima o poi a rintracciarlo e a ridere con lui di questi miei pensieri strampalati. di fare un viaggio in germania con mio figlio che ancora non ha conosciuto. far vedere a mio figlio dove ho abitato per un periodo e presentargli una gran bella persona.

sabato 19 gennaio 2013

THE LAST WALTZ



quando abbiamo aperto il nostro piccolo circolo, il mio compagno ed io eravamo strafelici, era un nostro sogno, singolo, indipendente, che avevamo sempre avuto anche prima del nostro incontro. come ho scritto qualche tempo fa nell'ultimo post prima di una lunga pausa dallo scrivere... poi ci siamo incontrati e abbiamo unito i sogni ed è diventato il NOSTRO sogno, che eravamo riusciti a realizzare.  e che credevamo sarebbe diventata la nostra principale attività. ma poi le cose a volte cambiano... lui, in mobilità da mesi, trova lavoro... io, precaria da anni, passo di ruolo... e difficoltà logistiche, impegni familiari e lavorativi di entrambi, piccoli problemi di salute miei, postumi di quel maledetto incidente di anni fa, ci hanno portato a chiudere. e lo abbiamo fatto a fine maggio, alla grande. abbiamo chiuso con una mega jam, invitando tutti i musicisti che si erano esibiti nel nostro piccolo circolo. e abbiamo chiamato la serata  "the last waltz",  come il titolo del film concerto di Scorzese che racconta dell'ultimo live di "the band", il gruppo che accompagnava molti artisti tra i quali Bob Dylan. abbiamo tolto tavoli e sedie. era una bella serata di fine primavera ma sembrava estate, chi voleva poteva sedersi fuori, la porta era spalancata ed era un via vai di note, di gente, di emozioni, di birre fresche e di buon vino... il piccolo locale era tutto per loro: i musicisti, i loro strumenti e la loro musica erano protagonisti assoluti... più di quaranta artisti si sono alternati ed hanno suonato insieme improvvisando con una armonia ed un feeling come se avessero sempre suonato insieme... sintonia perfetta anche tra coloro che  in realtà si incontravano per la prima volta....
abbiamo un sacco di bei ricordi dei diciotto mesi di attività del circolo e molte testimonianze di affetto e di stima dei musicisti che abbiamo ospitato. ma quella sera è davvero rimasta nei nostri cuori...e non solo nei nostri...
qui di seguito un racconto della serata che un musicista pubblicò sulla nostra pagina face book:


QUANDO UN LOCALE CHIUDE, E' COME SE UN ARGINE CEDESSE.


L'ULTIMO WALZER del BORGO ROSSO.


C'eravamo in bel mucchio di Musicisti e astanti Pazzi in quel piccolo covo di Comunisti, di Gente bella tosta e fiera che godeva del buon vino, di testa in cassetta, lardo di quello buono, quello che piange, Musica e Musicisti dicevo, stretti a raccontare note di carne e di passione scura, non cito i nomi perchè eravamo tanti e belli, molto belli, scusate la presunzione e pure bravi senza saperlo...o forse si. 
Quando un locale cala la serranda senza un futuro certo, molto di quello che era rimane li . Tutte quelle emozioni si impastano tra il pavimento, le mura ed il soffitto, tutto quello che ha preso vita, anche per un attimo ingrato è li sospeso come il cuore del Blues, perchè è parte della passione stessa che cigola come una catena legata ai giorni che passano. 
CARLO e TIZIANA  saranno sempre li con i loro grembiuli Rossi a dispensare bellezza  e amicizia, il loro grande cuore ha un nome perfetto che è stato e non so se rimarra' per altri il "BORGO ROSSO". Noi che nei buzzi bui oltre alla musica del Diavolo mettiamo carni di maiale e vini da poco, questo postaccio lo ricorderemo per un bel pezzo, non come loro due che in piu' ci hanno messo un sacco d'amore privato...ma almeno per me che di Case del Blues ne ho viste parecchie, il Borgo lo infilo in un'harmonica... 
Citando l'uragano Katrina,che ha distrutto gli argini a New Orleans, penso che quando un locale cosi chiude la serranda e come se un'argine cedesse su qualche cosa di sospeso, e penso anche che quel qualcosa, diverso per ognuno di noi ci finisca dentro, ci lasci un segno come un taglio leggero, un ultimo walzer che rimarra' con noi infinito. 
GRAZIE TIZIANA e GRAZIE CARLO.     
Andrea"HARPO"GIANNONI