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martedì 9 settembre 2014

STAGIONI ASTRONOMICHE, METEOROLOGICHE, DEL CUORE E DELL'ANIMA.

quest'anno l'estate praticamente non c'è stata. almeno  meteorologicamente parlando. ma niente, nemmeno il maltempo,  ha potuto impedire che lo fosse astronomicamente (e menomale). e quindi le giornate erano lunghe, come ogni estate. anche se è proprio da momento che scatta l'estate astronomica, e cioè al solstizio d'estate (20 o 21 giugno, dipende dall'anno) che le giornate iniziano ad accorciare di nuovo. se pure  in maniera impercettibile. ma le ore di luce in estate sono sufficienti a farci far colazione col sole e cenare col sole. e la luce, si sa, è vita. e quei pochi minuti di luce in meno la mattina e quei pochi minuti di luce in meno la sera non cambiano la sensazione d'estate. e non sono sufficienti a farci pensare che piano piano ci avviamo all'autunno. sempre astronomicamente parlando. e nell'aria c'è  profumo d'estate. e c'era anche quest'anno. anche quando pioveva. anche quando era quasi freddo. c'era comunque profumo d'estate. adesso l'accorciarsi sempre più evidente delle giornate è percettibilissimo. si cena che è già buio, ogni sera un po' di più. e quando suona la sveglia è sempre buio. e il sole ogni mattina sorge un po' più tardi. e nell'aria c'è profumo di autunno.
oggi sono triste. e l'astronomia e la meteorologia c'entrano poco. ho un po' freddo dentro l'anima. e qualche foglia ingiallita  è caduta nel mio cuore. per fortuna ho cieli azzurri almeno nella mente. che fanno pendant con gli occhi di mio figlio. mio figlio che è il raggio di sole che riesce sempre a scaldarmi.
affronterò anche questo inverno.
e tornerà l'estate.
in tutti i sensi.
panta rei.

giovedì 21 agosto 2014

SANTORINI parte terza. the end. con riflessioni extra.

ed eccoci arrivati alla fine della vacanza. e quindi del racconto. con qualche divagazione finale. 


e così, tra un tramonto da brivido ed una serata da incanto, la mia favola stava finendo...
tra facciate bianche e tetti turchesi, tra mare trasparente e cieli stellati, il mio tuffo nelle sfumature del blu stava finendo...
tra un ouzo e due pistacchi, una insalata greca e un polpo alla griglia, uno yogurt con miele e noccioline ed una mussaka, la settimana greca stava finendo...
tra un incontro casuale proprio con quell'amico ufficiale su navi da crociera che mi aveva parlato tanto di Santorini e nuove conoscenze con gente del posto e non, la mia vacanza stava finendo...
tra un "ma te che ci fai a Santorini?" esclamato da quell'amico  ed un "te di dove sei?" chiesto in varie lingue, anche la mia pausa cosmopolita stava finendo...
poi un idea: e se prolungassi di una settimana? e se mi cambiassero il volo senza spendere una grossa cifra?
ci provai, e fu uno di quei momenti in cui hai la sensazione di essere fortunata. una persona aveva chiesto di anticipare il rientro per impegni imprevisti di lavoro. incredibile. l'agenzia non fece che scambiare i biglietti. fantastico. né io né quella persona dovemmo pagare alcuna penale. né acquistare nuovi biglietti. uno scambio alla pari. et voila!
non erano ancora arrivati i telefonini, ed io non avevo nemmeno una carta di credito, viaggiavo con i contanti che ormai erano quasi finiti. mi precipitai in un posto telefonico pubblico, chiamai casa, chiesi a mia madre (abituata, ma mai abbastanza, ai miei colpi di testa) se mi poteva fare un vaglia postale internazionale perché la mia vacanza sarebbe durata una settimana di più. mi chiese se per caso mi fossi innamorata di qualcuno. e io risposi: "si, di quest'isola". poi feci le valigie, lasciai quell'albergo fin troppo chic per approdare in quella pensioncina a poche dracme a notte dove alloggiava la mia occasionale compagna di avventura conosciuta in aereo. una pensione a gestione familiare che non era niente di che, ma era pulita e decorosa. e soprattutto molto economica. con un piccolo supermarket di fronte, dove andavo a comprare frutta e yogurt ogni mattina prima di andare in spiaggia. e ancora più vicina al centro dove ogni sera andavo a gustarmi tramonti da brivido e serate da incanto. e la mia favola continuò.
Inevitabilmente anche quella settimana finì, e con essa finì anche, questa volta veramente, la mia vacanza.
Sono passati molti anni, ho fatto altri viaggi, altre vacanze,  ma per me, quella, rimane "la" Vacanza. con la V maiuscola. non una vacanza qualsiasi. e quando mi chiedono quale è stato il viaggio più bello rispondo senza dubbio: "quello a Santorini".
ho viaggiato molto, prima e dopo Santorini. in Italia e all'estero, per diletto e per lavoro, ma quello che ho vissuto a Santorini non l'avevo e non l'ho più vissuto altrove. mai più ho riprovato quelle sensazioni. in Italia o all'estero, da sola o in compagnia, che fosse una vacanza o un viaggio di lavoro, niente mi ha fatto rivivere un solo momento magico come quelli innumerevoli vissuti a Santorini.
viaggi di lavoro con momenti di relax piacevoli ce ne sono stati,  ma niente di paragonabile.
quando per lavoro navigavo ho visto posti affascinanti come Santorini, ho navigato in acque turchesi come quelle di Santorini. ma non era Santorini, non era la stessa situazione. e forse anch'io non ero la stessa persona.
certo, il viaggio di nozze alle Maldive, un po' per l'atmosfera da paradiso terrestre propria degli atolli, con quei colori e quei profumi, un po' per la situazione di "luna di miele" è chiaro che lo ricordo con piacere.
e come potrei scordare la prima settimana bianca della mia vita, con il neo maritino provetto sciatore ed io invece imbranata alla prima esperienza sciistica che mi sono fatta delle gran cadute,  delle gran discussioni con racchette sci e scarponi, ma anche delle gran risate.
e poi, con il bebè, dopo  qualche gita fuori porta da mattina a sera, o al massimo brevi week-end la prima vera vacanza, una settimana nel Mar Rosso,  quando il bimbo aveva appena 2 anni. solo noi tre, una full-immersion di famiglia e di mare prima che il marito-papà partisse per qualche mese per lavoro.
e in seguito le settimane bianche con  il bimbo ed il marito.
e quel viaggio di lavoro di mio marito, a Parigi, trasformato in mini vacanza seguendolo ed aggiungendoci un soggiorno ad Euro Disney, e tornare bambini insieme a nostro figlio.
e ancora  in Francia qualche mese dopo, questa volta portandoci anche i miei, e vedere gli occhi di mia madre brillare, e quelli di mio padre sgranati dallo stupore, perchè loro hanno viaggiato poco, e quindi riescono ancora a meravigliarsi di tutto, con lo stesso entusiasmo dei bambini. con il piccolo Lorenzo che si sentiva grande, perché a Parigi c'era già stato,  e faceva da cicerone ai nonni. che tornarono definitivamente bambini quando arrivammo a Disneyland.
e la settimana bianca da sola con il bimbo perché il marito-papà era impegnato con il lavoro.
e la settimana bianca per il primo natale da separata. sola con mio figlio. lontana dalle tre P... come mi divertivo a dire: parenti panettoni e palle (di natale). ma soprattutto lontana da chi indelicatamente chiedeva perché ci fossimo separati.  o da chi mi guardava con sospetto pensando: "sicuramente è colpa tua, con il  caratterino che hai" o da chi invece mi guardava con pietà perché pensava "e ora come farà, con un bimbo ancora piccolo, un lavoro precario". invece ci eravamo separati di comune accordo. proprio per questo il bimbo non ne ha risentito più di tanto. e io ce l'ho fatta. ma torniamo alle vacanze. ormai viaggiare con il bimbo da sola mi piaceva. e lui era un piccolo globe trotter che sembrava nato con la valigia. e allora siamo tornati nel mar rosso, che lui non ricordava.  e poi in tunisia. e in danimarca. e ancora in tunisia. tutte belle vacanze. in posti diversi che ci hanno regalato sensazioni diverse e tutte da ricordare con piacere. ma Santorini mi è rimasta dentro. 
quella a Santorini è stata la mia prima, vera, unica vacanza.  dove sono riuscita a staccare veramente la spina. a dimenticare tutto e tutti. a stare sola, e bene, con me stessa. ma soprattutto, e proprio per tutto questo,  è stata, e resterà, la MIA vacanza.

martedì 19 maggio 2009

VENERDI' SI, MA MICA 17!

L'altro giorno avevo iniziato la giornata con un leggero mal di testa e un senso di nausea...forse la sera prima alla cena organizzata da una corsista "sommelier" a cui ero stata invitata insieme ad altri sommelier e corsisti avevamo esagerato con "gli assaggi e gli abbinamenti cibo-vino" o magari non avevo digerito qualcosa , o ancora la mezzora d'auto su una strada piena di curve per rientrare a casa mi aveva un po' "scombussolato" ma vabbe'...vado come al solito a casa del diavolo, che da quando è finalmente arrivata la primavera ha assunto un aspetto decisamente più accogliente...me ne sto quelle 6 intermibnabili ore in officina, un po' da sola a parlare con i macchinari di cui faccio manutenzione, un po' con i ragazzi che ormai non hanno più voglia e fanno come gli pare...aumenta il mal di testa e la voglia di finire la giornata, la settimana...ma anche il mese e poi l'anno scolastico e poi il contratto...ma vabbe'...La mattinata è allietata da qualche scambio di messaggi con amici, qualche telefonata piacevole...Finalmente le 14, finalmente verso casa, finalmente a casa....sono contenta che mio figlio abbia l'allenamento in piscina e che ce lo debba portare io , così mentre lo guardo allenarsi mi riposo e mi rilasso....mi accorgo che domenica mi scade l'assicurazione della macchina (ed è Venerdì) e siccome è di quelle "on line" il modo più semplice per rinnovarla è pagare il premio tramite bollettino postale prestampato entro la data di scadenza. Bene..."Lorenzo dai, usciamo mezz'ora prima che passiamo dalla posta prima di andare in piscina"...Posta, quella centrale, l'unica aperta a quell'ora, fila interminabile, numerino automatico che decide l'ordine dei clienti e sostituisce il vecchio "avanti il prossimo" io ho un numero preceduto dalla lettera C...quelli dedicati ai pagamenti di bollettini...ovviamente sul display compare tutto l'alfabeto meno che la C...Dopo mezz'ora arriva finalemente il mio turno...il vuoto...devo pagare con il bancomat ma non sono sicura di ricordare il pin giusto...provo, niente...riprovo, ancora niente...allora la signora mi dice di non provare più perchè se non è corretto mi blocca la carta...mi propone di tornare, mi tiene il pagamento in sospeso....corro a portare Lorenzo in piscina, torno indietro, cerco di recuperare mentalmente il pin per andare a fare il prelievo al bancomat, niente...allora penso che non posso rischiare che lo sportello si "ingolli" la mia carta...decido di andare a casa (5 km dalla piscina che si trova in Darsuna zona della città dove ci sono tutti i cantieri navali...e siamo nell'orario di uscita degli operai...) arrivo a casa, guardo il pin appuntato in un "posto segreto" (e meno male che mi ricordavo il "posto segreto") rimonto in macchina e vado alla posta (in centro, ovviamente, e con una serie di strade chiuse al traffico per gli ennesimi lavori...la mia città è peggio di Pompei...scavi continuamente e quindi giri pesca allucinanti)...la signora mi riconosce e mi fa passare (menomale) ma quando tiro fuori il bancomat mi dice che no, ormai lei ha chiuso il pagamento come se avessi già dato i soldi...e quindi posso pagare solo in contanti...sono sgomenta, lei mi dice di prelevare al bancomat della posta...ci provo...non mi accetta la carta...al secondo tentativo fallito ci rinuncio e vado alla mia banca, non distante ma in una strada che da "Corso Garibaldi" (si chiama proprio così) si è trasformata, per mano di un "genio" dell'urbanistica, in "vicolo stretto" e per di più a senso unico...quindi altro giro pesca...finalmente la banca, lo sportello bancomat, il pin giusto...chiedo 800 euro...il display mi informa che il prelievo massimo giornaliero è di 500 euro....mavaffanculo....prendo i 500 euro, torno alla posta, entro trafelata e distrutta e la signora mi sorride gentile chiedendo se ho sistemato tutto...le dico che sono praticamente al punto di partenza e che mi deve annullare l'operazione perchè non posso pagare la cifra. in contanti...700 euro, ne ho solo 500 (più una quarantina che avevo) allora annulla il tutto e mi dice "ok, pagherà lunedì"..."no...devo pagare adesso...lunedì la polizza sarà già scaduta..." le dico implorando pietà...allora una collega le suggerisce come fare per ingannare il computer...finto bollettino, pagamento con bancomat, annullamento del bollettino...così io ho pagato e l'operazione precedente risulta pagata...insomma, non lo so...so che sono a posto, esco, corro in piscina...entro mentre Lorenzo fa l'ultima vasca di allenamento...non mi siedo nemmeno, lo vedo uscire, è contento, gli piace quando lo guardo nuotare, forse pensa che ho assistito a quasi tutto l'allenamento...vado fuori ad aspettarlo, quando esce dagli spogliatoi gli dico dei giri che ho dovuto fare...mi sorride e mi abbraccia dicendo "mi dispiace" e io mi sciolgo....Penso a che giorno è...non è Venerdì 17...nemmeno 13...venerdì si, ma un banale venerdì 8...eppure non è andato niente nel verso giusto...mi addormento presto, nel lettone con il mio piccolo uomo che mi abbraccia...ecco...chi l'ha detto che niente va bene? sono una donna fortunata...sempre di corsa ma fortunata...con i capelli e i pensieri spettinati ma fortunata...con la testa "sparpagliata" ma fortunata...