martedì 27 gennaio 2009

MIA NONNA...PER RICORDARE, PER NON DIMENTICARE...

Mia nonna non sopportava i tedeschi. Non sopportava sentirli parlare. Non sopportava i film di guerra dove si sentiva qualche parola tedesca parlata dai soldati. Lei aveva vissuto la guerra. Lei sapeva cosa era la guerra. Era una bambina durante la prima guerra mondiale, era una giovane donna con due bambini piccoli durante la seconda. Aveva conosciuto i soldati tedeschi e la paura. Una volta un gruppo di soldati l'aveva minacciata, e le aveva portato via per qualche ora mio zio. Il suo bambino più grande. Così, per farle uno scherzo. Perchè facevano anche questo. Un diversivo come un altro. Per loro. Non per mia nonna che temette il peggio. L'avevano minacciata di portare il bambino in un campo di concentramento se non avesse dato loro qualcosa da mangiare. E ridendo avevano preso il bimbo. Anche loro avevano fame, forse. Lassù per i boschi di castagni della montagna pistoiese. Mia nonna aveva portato loro qualche patata e un po' di farina di castagne. Cose preziose in quei momenti. Ma dette a loro tutto quello che poteva. Pur sapendo che così lei e i suoi figli sarebbero rimasti giorni senza mangiare. Magari i soldati non ne avevano davvero bisogno. O forse si. Magari loro stavano solo "giocando". Mia nonna no. E ancora dopo anni sentiva il suono di quelle parole in un italiano storpiato con spiccato accento tedesco...e quando raccontava ne imitava il suono. Mia nonna non fu felice quando mi fidanzai con un ragazzo tedesco. Ma era una donna intelligente e capiva che come noi italiani non siamo tutti mafiosi, i tedeschi di allora non erano tutti cattivi. Molti soldati erano poveri giovani costretti a fare cose che non avrebbero voluto fare. Mia nonna però raccontò l'episodio anche a Wolfgang, a voce alta. Come se il tono alto della voce potesse quello che la non conoscenza della lingua non poteva. Wolfgang non capiva l'italiano, se non qualche parola. Mia nonna non parlava il tedesco. E nemmeno avrebbe voluto impararlo. A mia nonna non piacevano i tedeschi. E continuavano a non piacerle. Anche se disse a Wolfgang di chiamarla nonna. A mia nonna, anticlericale, piaceva Papa Wojtyla. A mia nonna, sono sicura, non sarebbe piaciuto Papa Ratzinger. E non solo perchè era tedesco.
Non so cosa mi ha ispirato a scrivere queste cose...forse il fatto che in questi giorni mia nonna avrebbe compiuto 100 anni...forse perchè oggi è il giorno della memoria e basterebbe guardare gli occhi umidi di chi ha vissuto certe atrocità per non dimenticare...forse perchè papa Ratzinger non piace nemmeno a me e quando fa e dice certe cazzate piace ancora meno...

venerdì 16 gennaio 2009

MA SI...

Ecco, quello che dovevo fare da mesi...anzi...da due anni... l'ho fatto. Ieri.
Dopo avevo un misto di sensazioni che mi avvolgevano...partivano da dentro, da molto dentro, e da lontano, da molto lontano...e mi danzavano intorno...vicinissime, ora allegramente, ora tristemente...mi sentivo leggera e allo stesso tempo con un gran peso sulle spalle...
Ma poi avevo la riunione, che non mi ha fatto più pensare...e quando mi sono ricordata di non aver mangiato niente in tutto il giorno (a parte i due biscotti con il caffè alle 6 del mattino e lo yogurt a "ricreazione"), visto che la riunione era in un ristorante e anche altri soci dovevano cenare...abbiamo mangiato...un bel piatto di bavette con il pesce veramente deliziose...come lo champagne che le ha accompagnate, gentilmente offerto da un distributore di vini con il quale abbiamo organizzato una serata-cena-degustazione.
Sul tardi il solito "birino"...ormai un classico del dopo riunione...una piccola birra bevuta in rilassatezza in un locale carino...vicino al porto...
Stamani una collega della sede centrale è venuta in sostituzione di una in malattia...e l'ho rivista volentieri...abbiamo riso tanto, insieme ad altri colleghi, tutti di buon umore...non faceva nemmeno troppo freddo, stamani, a casa del diavolo...ed era proprio una bella giornata...
Uno studente non ha creduto alla mia dichiarazione di età...un altro mi ha quasi fatto una dichiarazione d'amore... ;-))
Ma si, a parte un po' di mal di testa (è stanchezza, sicuro), un po' di sonno (un bel po', direi...stasera a letto presto!), un po' di tristezza (quando mio figlio è col padre, se non esco mi intristisco...), un po' di mal di schiena (forse le borse della spesa con la confezione di acqua minerale che ho voluto portare dalla macchina all'ascensore in una sola volta era meglio se le distribuivo in un paio di viaggi...) be', direi che malgrado tutto...ma si, sto bene!

domenica 11 gennaio 2009

CAPITA...

Capita che una vecchia amica ti venga a trovare in modo piacevolmante inaspettato, come è nel suo stile...della serie uno scambio di sms e poi:
sms mio: ma quando vieni a trovarmi?
sms suo: presto, tu quando rientri al lavoro?
sms mio: il 7 di gennaio
sms suo: bene, guardo i voli
...pausa di pochi minuti
sms suo: arrivo il 3 e parto il 6
sms mio: ti aspetto, fammi sapere l'ora di arrivo...
Susan è così...e con la stessa velocità prende decisioni anche ben più importanti...dopo aver sopportato, pensato, ragionato...decide...e quando decide non c'è possibilità di ripensamenti...decide con una fermezza e una determinazione invidiabile...lo ha fatto anche con il lavoro...
Sono stati tre giorni estremamente piacevoli, come previsto.

Poi capita che un'amica che da anni vive all'estero, che passa solo le feste di Natale e l'estate in Italia, ti inviti alla festa di compleanno della sua bambina nel giorno di befana, che in realtà è nata il 31 dicembre ma festeggia sempre dopo perchè il 31 non trova nessuno disposto a festeggiare un compleanno... tutti presi dalle feste di fine anno...sono certa che quando sarà più grande, avrà amici che aspetteranno volentieri con lei il nuovo anno brindando anche al suo compleanno...
E capita che a questa festicciola per bambini ci siano ovviamente i genitori, e che vedi volentieri alcuni di loro che è tanto che non vedi...e che improvvisamente nasce l'idea di una cena...
E capita che quando tutti se ne vanno mio figlio e la festeggiata giochino come due vecchi amici quando fino all'anno scorso, che fossimo al mare o in pineta, in estate o in inverno, a casa nostra o a casa loro... dopo 5 minuti litigavano...e che noi mamme riusciamo a farci due chiacchere tranquillamente...e ci venga da sorridere guardandoli e pensando che ci siamo conosciute più di dieci anni fa "con la pancia" facendo un corso premaman in piscina...e che dentro la nostra pancia...c'erano proprio loro!

Capita che la giornata non sia proprio bella...qualche doloretto, qualche acciacco, qualche problema, tanto freddo, tanta rabbia, tanto dolore...ma che la serata sia quella della cena organizzata quel giorno della festa di compleanno...e senti che sarà una bella serata...

Capita che vai a letto stanca ma serena...
Capita che ti svegli e ti senti bene...

sabato 3 gennaio 2009

PENSARE POSITIVO...

E' una bella giornata...un po' fredda ma bella...
Penso, non sono sicura ma spero, di essermi levata di torno (e vorrei tanto che fosse per sempre) alcune persone negative (almeno per me)...
Ho un figlio meraviglioso e anche se a volte, come è normale che sia, mi fa dannare...già mi manca pensando che se ne va due giorni via col padre...
Oggi arriva la mia amica Susan dalla Danimarca...che mi farà scompisciare anche quando parleremo di cose serie, con il suo Italiano quasi perfetto, ma parlato in modo buffo, e velocissimamente e arricchito da parole "colorite" che ha imparato quando abitava in Italia da giovanissima...
Saranno giorni piacevoli, di ricordi, di racconti, di aggiornamenti su reciproche situazioni professionali e sentimentali, di incontri con altri amici, di cibo italiano e vino rosso, di chiacchere su quanto sia bella l'Italia, piacevole il clima, ottima la cucina ed eccezionali l'italiani ma di quanto siano ridicoli certi politici, e certe leggi, e certe situazioni...e su come siano organizzati e perfetti (o quasi) i paesi del Nord Europa...
E' bello perchè lei ama l'Italia e ne riconosce pregi e difetti come se fosse italiana, e obbiettivamente fa lo stesso con il suo paese...
E anche io con il mio...che amo e critico...e con il suo che per certi versi apprezzo molto e per altri meno...
Saranno sere (è già successo) di "un gin tonic e due chiacchere prima di dormire" per poi ritrovarsi quasi all'alba con la coperta sulle ginocchia ancora a chiaccherare di quella volta che...
Che bello...22 anni, tanti chilometri, qualche incontro, telefonate e lettere prima, sms e e-mail ora...e ancora la stessa voglia di parlare e ridere...conoscersi meglio e scoprirsi...

venerdì 2 gennaio 2009

UNA BELLA FRASE...

...non so chi l'ha detta ma la condivido in pieno:

meglio un sorriso triste che la tristezza di non saper sorridere

io, per fortuna, so sorridere e anche ridere di gusto e anche a crepapelle e anche fino a scompisciarmi e fino alle lacrime e fino a farmi male gli addominali...a volte ci può essere un velo di tristezza...ma solo un velo...

giovedì 1 gennaio 2009

FINE ANNO, INIZIO ANNO

Una giornata uggiosa ha fatto da cornice all'ultimo giorno dell'anno...non avevo voglia di uscire, ma dovevo andare a comprare alcune cose per la cena, e sono contenta di averlo fatto perchè ho incontrato un caro amico che non vedevo da tempo...e abbiamo anche scoperto di esserci apparentati attraverso i nostri cani: il mio cucciolo è nipote del suo...si, proprio nipote...cioè il suo cane è nonno del mio!

Dopo la spesa, fatta all'ora di pranzo sperando che ci fosse meno gente (invece evidentemente han tutti fatto la stessa scelta d'orario con la stessa speranza e quindi il supermercato era pieno come al solito), non vedevo l'ora di arrivare a casa e restarci aspettando mio figlio che era col padre...invece un'improvvisa indisposizione di quest'ultimo mi ha mosso a pietà (lui non ha chiesto niente...ma davvero al telefono avevo capito che stava male) e sono andata a recuperare io la creatura che come quasi ogni giorno era voluto andare a pattinare sul ghiaccio...ma anche questa uscita fuori programma mi è piaciuta...ho incontrato qualche amico e così ci siamo fatti gli auguri "live"...la frenesia dei preparativi per la cena non mi ha fatto pensare troppo alla tristezza che suscita in me ogni festa...
Sono arrivati i miei, abbiamo brindato, e poi cenato, e intanto la televisione in sottofondo ci ricordava dell'avvicinarsi della mezzanotte, e intanto il mio cellulare continuava a fre bip bip perchè qualche amico mi inviava gli auguri....e poi abbiamo ancora brindato, e poi mio figlio ha "fatto qualche scoppio" (di quelli assolutamente non pericolosi...io sono terrorizzata!) in strada con alcuni ragazzi del vicinato e poi la mezzanotte...finalmente...perchè la stanchezza iniziava a farsi sentire...ed abbiamo accompagnato i miei a casa, attraversando la città deserta sotto una pioggia fitta...mio figlio guardava divertito quell'insolita scritta sul cruscotto...erano le o1:o1 del 01.01.09...una coincidenza...e uno strano 9 al quale ci dobbiamo abituare...
Un insolito (per me) smalto scuro quasi nero ma sbrilluccicante (melanzana glitter, per l'esattezza) che mio figlio mi aveva convinto a comprare qualche giorno prima, tingeva le mie unghie...un vezzo che da quando lavoro nel laboratorio di meccanica certo non mi posso permettere...un appariscente bracciale pieno di corni rossi che sempre lui, il mio piccolo ometto, mi aveva regalato lo scorso Natale tintinnava dal mio polso...creando un piacevole suono ad ogni movimento...una maglietta nera con Woody woodpecker brillante e colorato mi metteva allegria...dopo una doccia ci siamo infilati nel lettone continuando ad augurarci buon anno e a ridere e ad abbracciarci fin quando non ci siamo addormentati...ero serena...

Stamani invece, malgrado una bellissima giornata abbia salutato il nuovo anno, io sono di pessimo umore, e mentre ascolto il concerto di capodanno, e litigo col computer che è afflitto da centinaia di virus e mi fa strani scherzi, penso che non so perchè ma mi viene da piangere...o forse lo so ma non voglio pensarci...non ora...
Non ora che i Wiener Filarmoniker stanno per suonare l'allegra e ben augurante marcia di Radetzky...dopo aver pronunciato il tradizionale prosit neues jahre...
Non ora che aspetto che tra un paio di giorni arrivi la mia amica Susan dalla Danimarca per restare qualche giorno con me...
Non ora che ho preso importanti decisioni che cascasse il mondo voglio portare avanti...
Non ora che tutto sommato sto bene...
Non ora che mio figlio è sereno e abbracciandomi mi ha detto che è felice e che mi vuole tanto bene...
Non ora.