venerdì 27 gennaio 2017

MIA NONNA... PER RICORDARE, PER NON DIMENTICARE...

E' un vecchio post, che pubblicai su un vecchio blog e lo copiai anche qui quando ancora qui scrivevo poco... lo voglio riproporre oggi... per non dimenticare gli orrori dei nazisti (e mia nonna fu fortunata, in confronto a certe tragedie...)

Mia nonna non sopportava i tedeschi. Non sopportava sentirli parlare. Non sopportava i film di guerra dove si sentiva qualche parola tedesca parlata dai soldati. Lei aveva vissuto la guerra. Lei sapeva cosa era la guerra. Era una bambina durante la prima guerra mondiale, era una giovane donna con due bambini piccoli durante la seconda. Aveva conosciuto i soldati tedeschi e la paura. Una volta un gruppo di soldati l'aveva minacciata, e le aveva portato via per qualche ora mio zio. Il suo bambino più grande. Così, per farle uno scherzo. Perchè facevano anche questo. Un diversivo come un altro. Per loro. Non per mia nonna che temette il peggio. L'avevano minacciata di portare il bambino in un campo di concentramento se non avesse dato loro qualcosa da mangiare. E ridendo avevano preso il bimbo. Anche loro avevano fame, forse. Lassù per i boschi di castagni della montagna pistoiese. Mia nonna aveva portato loro qualche patata e un po' di farina di castagne. Cose preziose in quei momenti. Ma dette a loro tutto quello che poteva. Pur sapendo che così lei e i suoi figli sarebbero rimasti giorni senza mangiare. Magari i soldati non ne avevano davvero bisogno. O forse si. Magari loro stavano solo "giocando". Mia nonna no. E ancora dopo anni sentiva il suono di quelle parole in un italiano storpiato con spiccato accento tedesco... e quando raccontava ne imitava il suono. Mia nonna non fu felice quando mi fidanzai con un ragazzo tedesco. Ma era una donna intelligente e capiva che come noi italiani non siamo tutti mafiosi, i tedeschi non di oggi non hanno le  colpe dei loro avi e non sono tutti cattivi... e forse nemmeno quelli di allora erano tutti cattivi. Molti soldati erano poveri giovani costretti a fare cose che non avrebbero voluto fare. Mia nonna però raccontò l'episodio anche a Wolfgang, a voce alta. Come se il tono alto della voce potesse quello che la non conoscenza della lingua non poteva. Wolfgang non capiva l'italiano, se non qualche parola. Mia nonna non parlava il tedesco. E nemmeno avrebbe voluto impararlo. A mia nonna non piacevano i tedeschi. E continuavano a non piacerle. Anche se disse a Wolfgang di chiamarla nonna. A mia nonna, anticlericale, piaceva Papa Wojtyla. A mia nonna, sono sicura, non sarebbe piaciuto Papa Ratzinger. E non solo perchè era tedesco. Non so cosa mi ha ispirato a scrivere queste cose... forse il fatto che in questi giorni mia nonna avrebbe compiuto 100 anni)... forse perchè oggi è il giorno della memoria e basterebbe guardare gli occhi umidi di chi ha vissuto certe atrocità per non dimenticare... forse perchè papa Ratzinger non piace nemmeno a me e quando fa e dice certe cazzate piace ancora meno...

appendice:
mia nonna avrebbe avuto 100 anni quando scrissi e poi pubblicai per la prima volta il post... oggi ne avrebbe 108! e papa Ratzinger è emerito ma continua a non piacermi. sono atea ma papa Francesco mi piace un po' di più e forse piacerebbe anche a mia nonna.

mercoledì 11 gennaio 2017

ODIO L'INVERNO, ODE ALL'ESTATE

si. odio l'inverno e non ci posso fare niente. ho provato a trovare lati positivi ma non ce l'ho fatta. ho provato a guardarlo sotto varie angolature ma non c'è un solo motivo per il quale non dico possa arrivare ad amarlo ma almeno ad apprezzarlo. niente. le giornate sono più corte, la mattina devi alzarti ed uscire dal tepore del letto per immergerti in una giornata faticosa che inizia con temperature che invogliano solo al letargo. devi vestirti con un sacco di roba stando attenta a che sia facile da togliere però, che se vai in un ufficio pubblico o in un supermercato, dove in estate rischi di morire assiderata per l'aria condizionata impostata a 10°C adesso rischi di squalgliarti come un pupazzo di neve al sole. poi al mattino nell'economia della giornata devi calcolare 5 minuti per eventuale sbrinamento vetri prima di partire, se la notte la temperatura è scesa sotto zero e quindi i vetri della macchina sono ghiacciati. poi non devi scordarti sciarpa guanti e se non hai tanti capelli come me pure un cappello che non guasta. devi rinunciare alla bicicletta, oppure no, ma sai che infagottata così pedalerai male, suderai tantissimo e quando arriverai a destinazione ti verrà voglia di spogliarti e il risultato sarà un immediato "colpo di freddo". e dei vestiti che quando li lavi non asciugano mai? ne vogliamo parlare? e delle lenzuola e degli asciugamani che ti ritrovi stesi sui termosifoni che sembri un'accampato? ti muovi come robocop e sembri l'omino della michelin, se metti le scarpe eleganti ti ritrovi con due blocchi di ghiaccio al posto dei piedi, quindi ripieghi su due scarponcelli sexissimi con tanto di calzettone di lana che fanno tanto escursione in montagna, peccato che abiti in una ridente cittadina sul mare. che poi che c'avranno da ridere tutte 'ste cittadine? Viareggio proprio niente anche se, per carità, siamo già fortunati... i giorni veramente di freddo insopportabile da noi sono pochi e basta un raggio di sole che sembra primavera e il mare si sa mitiga le temperature e poi nelle giornate veramente fredde ma asciutte e assolate l'aria è limpida e il panorama intorno è bellissimo. si vedono le apuane, gli appennini innevati, si vede la costa da livorno a porto venere, si scorge distintamente tino e tinetto,di fronte a noi si vede benissimo il dito della corsica, la gorgona e i tramonti hanno colori mozzafiato. ma vuoi mettere l'estate? si. ode alla mia amata estate: una maglietta, un paio di pantaloncini, ciabatte e via. pronti per uscire. lavi le cose le stendi e sono asciutte. ti svegli che il sole è già alto e hai già finito di cenare quando finalmente se ne va a dormire. l'ora del crepuscolo, che è quella che più amo, che sembra non voler finire mai. quell'ora dove il sole ci ha già abbandonato ma il giorno non si decide a lasciar posto alla notte, quel limbo che profuma di giorno che sta per morire e di notte che sta per cominciare. che contiene tutte le belle cose ancora calde della giornata e tutte le promesse di una notte ancora da vivere... se solo potessi inseguirei l'estate. con una valigia piena di stracci leggeri e colorati, come i sogni ed i pensieri. che pure quelli d'estate sembrano più leggeri e colorati. in inverno è tutto più pesante. persino il cibo che dobbiamo mangiare per scaldarci ed il vino che lo accompagna. solo il volo dei coriandoli riesce ad essere leggero e colorato in inverno. ma quello lo sappiamo solo noi viareggini. ed è l'unica cosa che apprezzo dell'inverno... anche perchè quando arriva è quasi primavera. e perchè l'amore per burlamacco mi fa sscordare "il naso ghiaccio"... ma vuoi mettere un tuffo alla lecciona e il profumo dei camucioli?