quest'anno l'estate praticamente non c'è stata. almeno meteorologicamente parlando. ma niente, nemmeno il maltempo, ha potuto impedire che lo fosse astronomicamente (e menomale). e quindi le giornate erano lunghe, come ogni estate. anche se è proprio da momento che scatta l'estate astronomica, e cioè al solstizio d'estate (20 o 21 giugno, dipende dall'anno) che le giornate iniziano ad accorciare di nuovo. se pure in maniera impercettibile. ma le ore di luce in estate sono sufficienti a farci far colazione col sole e cenare col sole. e la luce, si sa, è vita. e quei pochi minuti di luce in meno la mattina e quei pochi minuti di luce in meno la sera non cambiano la sensazione d'estate. e non sono sufficienti a farci pensare che piano piano ci avviamo all'autunno. sempre astronomicamente parlando. e nell'aria c'è profumo d'estate. e c'era anche quest'anno. anche quando pioveva. anche quando era quasi freddo. c'era comunque profumo d'estate. adesso l'accorciarsi sempre più evidente delle giornate è percettibilissimo. si cena che è già buio, ogni sera un po' di più. e quando suona la sveglia è sempre buio. e il sole ogni mattina sorge un po' più tardi. e nell'aria c'è profumo di autunno.
oggi sono triste. e l'astronomia e la meteorologia c'entrano poco. ho un po' freddo dentro l'anima. e qualche foglia ingiallita è caduta nel mio cuore. per fortuna ho cieli azzurri almeno nella mente. che fanno pendant con gli occhi di mio figlio. mio figlio che è il raggio di sole che riesce sempre a scaldarmi.
affronterò anche questo inverno.
e tornerà l'estate.
in tutti i sensi.
panta rei.
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