mercoledì 15 agosto 2018

E' DAVVERO POCO?

poco fa, di fronte ad un calice di vino,  proseguivo una riflessione iniziata sotto la doccia... sulla classica frase che si dice quando si passa una bella giornata o una bella serata, in maniera semplice: "come siamo stati bene, in fondo basta davvero poco..."
ma... quel poco che ci ha fatto sare bene.... è davvero poco? un buon vino, della buona musica, la giusta atmosfera meteorologica e non solo, un cielo stellato, una cena semplice e leggera ma buona, tante belle chiacchere profonde senza essere pesanti, la leggerezza che non è superficialità, l'intimità, lo sfiorarsi l'anima anche senza toccarsi, il capire i silenzi, il condividere emozioni, il percepire emozioni... è poco? no. è molto. è davvero molto. e ringrazio chi recentemente mi ha fatto di nuovo dire la frase banale che da tempo non dicevo... "come siamo stati bene, in fondo basta davvero poco..." per aver voluto condividere con me molto. cose semplici.  ma non per questo è poco. anzi. è molto.

giovedì 1 febbraio 2018

FEBBRAIO

ricordavo di aver dedicato un post a questo mese che mi piace un sacco... e sono andata a ricercarlo... era il 15 febbraio del 2015... l'ho copiato, l'ho "rincicciato" e lo ripubblico... perché davvero febbraio è un mese che adoro. l'allungamento delle giornate è sempre più percettibile, ogni giorno un po' di più. è un mese corto, e quindi corre veloce attraverso il carnevale e quando finisce è praticamente primavera. qualcuno si aspetterà che dica anche che è il mese degli innamorati invece non lo dico. intanto perché  sono anticonformista, sono anticonvenzionale... sono anti. e soprattutto non sopporto le feste comandate, specialmente quando non hanno senso, specialmente quando sono trovate commerciali, specialmente quando decidono per te come e quando dovresti ricordare qualcosa o qualcuno... e poi perché per me o si ama tutti i giorni o non si ama mai ed il massimo che faccio per san valentino, da sempre, è ricordare le persone che amo in senso universale. i pochi ma veri amici, la famiglia, mio figlio. mi piace tanto febbraio che lo scelsi pure come mese per sposarmi. e non certo, appunto, perché è il mese degli innamorati, come qualcuno mi disse una volta saputa la data (18 febbraio)... in realtà fu  un caso. e tra l'altro per come sono andate le cose non ha nemmeno portato grande fortuna. ma io alla fortuna non credo e quindi sarebbe successo tutto quello che è successo a prescindere dalla data scelta... semplicemente volevamo andare in viaggio di nozze alle Maldive e quello era il periodo giusto, inoltre il mio ex marito lavorava su uno yacht e da marzo ad ottobre compreso era impegnatissimo col lavoro e non avrebbe potuto prendere la licenza matrimoniale né le ferie. la scelta era tra i mesi da novembre a marzo... lui fece scegliere a me e febbraio mi sembrò  la scelta migliore. ça va sans dire... poi in febbraio, esattamente il 27 febbraio del 1999, sempre per caso perché in anticipo sulla tabella di marcia che prevedeva la nascita quasi un mese dopo, è poi anche nato mio figlio. facendo così crescere la mia passione per questo mese. perché da quel giorno,  ogni anno in febbraio ho un motivo in più per festeggiare. febbraio mi piace tanto anche perché lo considero  il ponte verso l'estate. mi sa di giro di boa. ogni giorno diminuisce la distanza che mi separa dalla mia stagione preferita mentre aumentano i minuti di luce... la mattina quando mi alzo, alla solita ora, è ogni giorno più chiaro... e la sera il sole tarda un po'  a tramontare... ogni giorno di più.
dopo febbraio mi sembra tutto in discesa. anche se è solo una sensazione. a febbraio sopporto meglio tutto. anche le giornate grigie, fredde, umide, ventose... uggiose. come quella di oggi. perché poi guardo il calendario e vedo quei 28 giorni che mi sorridono come le maschere che lo rappresentano.e allora sorrido anche io. in attesa di inforcare la bici nella  prima giornata di sole e pedalare incontro alla primavera. tra coriandoli e stelle filanti.in attesa dell'estate, del sole che brucia sulla pelle e del salmastro che appiccica i capelli. 




mercoledì 15 novembre 2017

PENSIERI AL VOLO (di gabbiano)

Sarò sintetica, forse ermetica.
Ancora qualche dolore fisico e il tempo novembrino non aiuta.
Il senso di serenità interiore invece si. Scalda l'anima.
Come il raggio rosso di sole che stamattina si insinuava tra due nuvole grigie.
E io mi sento leggera come il volo di un gabbiano che ho seguito poco fa con lo sguardo.
Ed Egisto (Malfatti) sarebbe contento.

giovedì 2 novembre 2017

EMOZIONI IN UN ANGOLO

sono andata a prendere un caffè a casa di un amico. non c'ero mai stata. sapevo che abitava in un angolo antico di Viareggio. un angolo che io considero anche magico. immaginavo cosa si vedesse dal suo balcone, ma vederlo mi ha emozionato. un po' perché mi è sembrato di vedere uno scorcio di un'altra città, osservare un angolo a me noto della "mi' Viareggio" ma da un'altra prospettiva mi ha regalato cinque minuti di "vacanza"... amplificata dalla luce crepuscolare e dall'atmosfera di festa che erano nell'aria. un po' perché da quel balcone si vede, ed anche quello da un'altra prospettiva ma comunque ben riconoscibile, il punto esatto dove ho avuto il brutto incidente dove ho rischiato la vita e che per molti versi la vita, che fortunatamente non ho perso,  mi ha cambiato. un po' perché l'odore della darsena, intesa non come quartiere viareggino ma proprio nel senso di canale, darsena, porto, ormeggi, banchine...che ben si percepisce da così vicino, mi ha riportato indietro negli anni, a quando lavoravo nella nautica e ancora di più, chiudendo un attimo gli occhi, a quando navigavo e dall'oblò della mia cabina entrava lo stesso odore. un po' perché Viareggio è Viareggio e in quell'angolo mi è sembrata più Viareggio del solito. e per un attimo mi sono sentita alla fine dell'800. nella Viareggio timida cantata da Egisto. e non mi sarei meravigliata se avessi visto passare un barcobestia. o correre qualche ragazzino coi calzoni corti gridando "all'ariulò". o passeggiare qualche dama con l'ombrellino. o qualche sposa con la gonna nera lunga e lo scialle andare incontro al su' sposo che tornava dal mare.

giovedì 31 agosto 2017

UN MESE VOLATO VIA

un mese è passato dall'ultimo post... sembra ieri che irrequieta cercavo di trovare una nuova identità a questo vecchio blog eppure è già passato un mese. un mese da quando lamentavo stanchezza e bisogno di ferie ad oggi che mi ritrovo ancora stanca, di nuovo al lavoro, malgrado le ferie godute ma purtroppo già finite. ferie godute nel vero senso della parola, pochi giorni, poco più di due settimane, durante i quali ho però cercato di distrarmi, di riposarmi, di pensare meno possibile ai problemi prendendomi i miei tempi ed i miei spazi. rinunciando qualche volta a cose piacevoli che avrei potuto fare quando però il mio fisico mi diceva che non ce l'avrebbe fatta a sopportarne il peso. perchè si sa, anche le cose piacevoli come un viaggio, una cena, una gita fuori porta... possono talvolta essere stancanti. rinunciando anche a cose che avrei voluto fare ma che il mio portafoglio non mi ha permesso di fare, come una bella vacanza, per esempio. e rinunciando infine a cose che avrei dovuto fare ma che il poco tempo, la poca voglia, la troppa stanchezza, non mi hanno permesso di fare, come imbiancare le stanze del mio appartamento, mettere in ordine gli armadi, buttare un po' di cose vecchie e inutilizzate da tempo... ferie che non sono state, per come mi sento,  evidentemente sufficienti a ricarmi completamente. nè fisicamente nè psicologicamente. la mia malattia ha tra i sintomi anche una stanchezza cronica e spesso incoercibile. oltre ai dolori che spesso impediscono anche attività banali. e questo non aiuta l'umore ed anche se fortunatamente ho il carattere che compensa... qualche volta il carattere da solo non basta. se poi ci aggiungiamo qualche piccola seccatura, il quadro è completo...
e così dopo una mini vacanza, che mi sono potuta permettere solo perchè praticamente a costo zero, in Provenza ospite per tre  giorni di un vecchio amico, con viaggio di andata super economico in treno e rientro in italia in moto con lui facendo tappa in costa azzurra un paio di giorni ospiti di amici suoi, ed il resto delle ferie in Versilia (ironico, per chi non lo sapesse io abito a Viareggio), eccomi di nuovo già da più di una settimana rientrata a scuola, a preparare i dispositivi informatici delle aule e dei laboratori per il prossimo anno scolastico. quasi pronta per il nuovo anno, che per chi lavora nella scuola come me inizia a settembre. con tutte le incognite e le aspettative del nuovo anno. con le speranze e le paure. perchè anche se sono nella stessa scuola, e questo che sta per cominciare sarà il quarto anno,  quest'anno ci sarà qualche cambiamento ai vertici e tra i colleghi. ma a questo punto non mi resta che sperare, ed iniziare a fare il conto alla rovescia, proprio come si fa il il 31 dicembre... perchè da domani, 1° settembre, anno (scolastico) nuovo, vita (lavorativa) nuova... in alto i calici quindi, e buon anno...


giovedì 27 luglio 2017

IRREQUIETEZZA...

è un periodo così... che si manifesta in tutto... faccio una cosa e intanto ne penso un'altra, inizio mille cose contemporaneamente e non ne finisco una, mi faccio mentalmente scalette di priorità che stravolgo continuamente, allora me le scrivo promettendomi di rispettarle ma mi scordo di consultarle o comunque sul momento ritengo che una priorità ha più priorità di un'altra priorità e quindi cambio l'ordine pensando che il risultato non cambia... e infatti non cambia... sono sempre in ritardo con tutto...vado un paio d'ore al mare e vorrei essere a casa perchè penso che ho un sacco di cose da fare... resto a casa rinunciando al mare e penso che avrei potuto tranquillamente andare un paio d'ore al mare, anche perchè sono talmente stanca che non riesco poi a combinare più di tanto se resto a casa... e soprattutto se ho meno tempo a disposizione riesco ad ottimizzarlo... se invece so di avere tutto il pomeriggio me la prendo comoda... troppo comoda... e combino molto meno... sono davvero una frana....
ho cambiato nome a questo blog diciotto volte in tre giorni perchè nessuno dei nomi mi sembrava che mi rappresentasse veramente come l'altro, l'originale che per colpa di un folle ho dovuto eliminare... le alternative erano tutte banali, e uno dei difetti che comporta la banalità del titolo di un blog è che nella indicizzazione sparisci nel mare di attività di vario genere che hanno nome uguale o comunque simile... l'altro era composto da tre nomi che insieme erano una combinazione evidentemente rara... e quindi nei motori di ricerca si era piazzato al primo posto (se venivano digitati i tre nomi insieme) e comunque tra i primi posti se venivano digitati due su tre o anche solo uno dei tre nomi e mi piaceva non per megalomania ma perchè era facile arrivarci per caso e quindi potevo contare su lettori casuali che poi, ammesso e non concesso che apprezzassero i miei scritti, potevano tornare a leggermi... e siccome è vero che si scrive per noi stessi ma è anche vero che si scrive perchè qualcuno legga altrimenti si potrebbe scrivere in un diario e tenere tutto in un cassetto, la cosa mi piaceva... ma a parte questo, ripeto, mi sembrava che il nome non mi rappresentasse veramente... ora forse, e sottolineo forse, ci sono arrivata... spero sia il definitivo... ma non ci giurerei... l'irrequietezza di questi giorni è immensa... la stanchezza, lo stress, il caldo, il bisogno di ferie, qualche acciacco fisico, qualche problemino di varia natura, qualche preoccupazione... insomma.... il quotidiano che ognuno di noi più o meno deve vivere e che in certi periodi è più pesante,  per me in questo momento è parecchio pesante e non aiuta... non aiuta per niente...

venerdì 21 luglio 2017

MI VESTO DI NUOVI COLORI

no, i colori sono gli stessi... più o meno bianco e nero... un pizzico di azzurro.... la fotina del sole durante una eclissi parziale che sembra uno spicchio di luna... niente di nuovo quindi dal punto di vista grafico, e nemmeno niente cambia sul mio modo di gestire questo blogghettino e cioè scrivere quando ho voglia di scrivere qualcosa di particolare che mi è passato per la mente... ho solo cambiato nome e indirizzo per non essere raggiunta da chi non ho piacere che mi raggiunga.... per settimane non ho scritto perchè non mi andava che questa persona (squilibrata) che già fin troppo male mi ha fatto, leggesse anche solo una banale frase scritta da me. ma poi ho pensato che non potevo e non dovevo condizionare la mia vita ulteriormente e allora ho trovato l'escamotage tecnico... tutto resta uguale tranne l'indirizzo e il nome che ho comunicato e comunicherò solo agli amici fidati. et voilà... pronti attenti via... si riparte... il blog ha gli stessi colori ma la Tiziana no... da tempo mi sono vestita di nuovi colori.  in senso metaforico, ovviamente, perchè niente è cambiato nel mio look, ma dentro di me si. e molto.