mercoledì 30 gennaio 2013

ANCORA SULL' AMATA TECNOLOGIA...


altra litigata virtuale con la tecnologia... alice riprende a funzionare, mi arriva la mail da stipendi-pa (il portale degli stipendi on line per i dipendenti di pubbliche amministrazioni) che mi dice di clikkare sul link indicato nella mail per inserire nuova password ed entrare nel sistema... ci clikko e mi si apre una pagina dove c'è un messaggio che mi dice che dovrei aver ricevuto una mail con password provvisoria... e così per 7/8 volte...insomma ho rimbalzato un po' dalla pagina alla e-mail e dalla e-mail ad un link che mi rimandava alla solita pagina ma alla fine ce l'ho fatta a reinserire tutti i miei dati... quando l'nfernale sistema mi ha "riconosciuto" mi ha chiesto come ultima domanda se acconsentivo al trattamento dei miei dati e dava le due opzioni accetto / non accetto... ho spuntato l'opzione NON ACCETTO e una scritta rossa mi ha avvisato che per accedere alla pagina dovevo obbligatoriamente accettare... ma allora che lo chiedono a fare? vabbe'... ce l'ho fatta a stampare i miei cedolini dello stipendio... ma anche oggi dico... oh tecnologia ma ci vai un po' po' in culo?

martedì 29 gennaio 2013

TECNOLOGIA...


allora, io non dico di tornare all'era della penna e del calamaio, anche perchè sono, anche se di poco, più giovane, e ai miei tempi c'era già la stilografica e, udite udite, anche la biro e poi le macchine da scrivere e addirittura... i primi computer !!! ma io rimpiango le lettere, la carta, le persone che gentilmente ti davano informazioni al telefono senza farti sentire uno scemo mentre parli  con una voce registrata che ti chiede di digitare un numero e poi un altro e che se sbagli torni al menù principale e ricominci da capo... inizio ad  ODIARE LA TECNOLOGIA...
devo iscrivere il figlio alla scuola superiore ma si può fare solo on line e per ora ci ho rinunciato perchè la piattaforma è bloccata... dovevo anche iscriverlo ad una vacanza studio, sempre on line, of course, e l'altro giorno ho perso un'ora, poi disperata ho chiamato l'assistenza e dopo un'altra ora (non ci riusciva nemmeno la signorina) ce l'abbiamo fatta... EUREKA! oggi arrivo a casa e decido di scaricare il cedolino dello stipendio ma un infernale sistema ogni tre mesi ti chiede di cambiare, per proteggere la privacy, la password e se non accedi per più di tre mesi te la cambia lui da solo... e per riaverla devi rispondere ad una domanda di sicurezza che il malefico sistema ti chiede di inserire al momento dell'iscrizione... ho dato la risposta giusta (sono domandone su notizione tipo come si chiama tua madre o il tuo gatto o  qual è il tuo piatto preferito) e così ho "vinto" il rinvio della password... via e-mail, naturalmente... ma windows live mail è bloccato, allora provo dal sito di telecom... niente. ARGH... chiamo il 187... e dopo un'interminabile attesa con una musica atroce interrotta di tanto in tanto da una voce che mi diceva che potevo consultare il sito (che però non funziona) una voce umana, spero fatta di ciccia e ossa come noi umani, mi informa che c'è un guasto sulla piattaforma di alice su tutto il territorio nazionale... lo risolveranno entro 48 ore... oh tecnologia ma ci vai un po' po' in culo eh...

domenica 27 gennaio 2013

MIA NONNA...PER RICORDARE, PER NON DIMENTICARE...


E' un vecchio post, che pubblicai su un vecchio blog e lo copiai anche qui quando ancora qui scrivevo poco... lo voglio riproporre oggi... per non dimenticare gli orrori dei nazisti (e mia nonna fu fortunata, in confronto a certe tragedie...)

Mia nonna non sopportava i tedeschi. Non sopportava sentirli parlare. Non sopportava i film di guerra dove si sentiva qualche parola tedesca parlata dai soldati. Lei aveva vissuto la guerra. Lei sapeva cosa era la guerra. Era una bambina durante la prima guerra mondiale, era una giovane donna con due bambini piccoli durante la seconda. Aveva conosciuto i soldati tedeschi e la paura. Una volta un gruppo di soldati l'aveva minacciata, e le aveva portato via per qualche ora mio zio. Il suo bambino più grande. Così, per farle uno scherzo. Perchè facevano anche questo. Un diversivo come un altro. Per loro. Non per mia nonna che temette il peggio. L'avevano minacciata di portare il bambino in un campo di concentramento se non avesse dato loro qualcosa da mangiare. E ridendo avevano preso il bimbo. Anche loro avevano fame, forse. Lassù per i boschi di castagni della montagna pistoiese. Mia nonna aveva portato loro qualche patata e un po' di farina di castagne. Cose preziose in quei momenti. Ma dette a loro tutto quello che poteva. Pur sapendo che così lei e i suoi figli sarebbero rimasti giorni senza mangiare. Magari i soldati non ne avevano davvero bisogno. O forse si. Magari loro stavano solo "giocando". Mia nonna no. E ancora dopo anni sentiva il suono di quelle parole in un italiano storpiato con spiccato accento tedesco...e quando raccontava ne imitava il suono. Mia nonna non fu felice quando mi fidanzai con un ragazzo tedesco. Ma era una donna intelligente e capiva che come noi italiani non siamo tutti mafiosi, i tedeschi di allora non erano tutti cattivi. Molti soldati erano poveri giovani costretti a fare cose che non avrebbero voluto fare. Mia nonna però raccontò l'episodio anche a Wolfgang, a voce alta. Come se il tono alto della voce potesse quello che la non conoscenza della lingua non poteva. Wolfgang non capiva l'italiano, se non qualche parola. Mia nonna non parlava il tedesco. E nemmeno avrebbe voluto impararlo. A mia nonna non piacevano i tedeschi. E continuavano a non piacerle. Anche se disse a Wolfgang di chiamarla nonna. A mia nonna, anticlericale, piaceva Papa Wojtyla. A mia nonna, sono sicura, non sarebbe piaciuto Papa Ratzinger. E non solo perchè era tedesco.
Non so cosa mi ha ispirato a scrivere queste cose...forse il fatto che in questi giorni mia nonna avrebbe compiuto 100 anni...forse perchè oggi è il giorno della memoria e basterebbe guardare gli occhi umidi di chi ha vissuto certe atrocità per non dimenticare...forse perchè papa Ratzinger non piace nemmeno a me e quando fa e dice certe cazzate piace ancora meno...

sabato 19 gennaio 2013

THE LAST WALTZ



quando abbiamo aperto il nostro piccolo circolo, il mio compagno ed io eravamo strafelici, era un nostro sogno, singolo, indipendente, che avevamo sempre avuto anche prima del nostro incontro. come ho scritto qualche tempo fa nell'ultimo post prima di una lunga pausa dallo scrivere... poi ci siamo incontrati e abbiamo unito i sogni ed è diventato il NOSTRO sogno, che eravamo riusciti a realizzare.  e che credevamo sarebbe diventata la nostra principale attività. ma poi le cose a volte cambiano... lui, in mobilità da mesi, trova lavoro... io, precaria da anni, passo di ruolo... e difficoltà logistiche, impegni familiari e lavorativi di entrambi, piccoli problemi di salute miei, postumi di quel maledetto incidente di anni fa, ci hanno portato a chiudere. e lo abbiamo fatto a fine maggio, alla grande. abbiamo chiuso con una mega jam, invitando tutti i musicisti che si erano esibiti nel nostro piccolo circolo. e abbiamo chiamato la serata  "the last waltz",  come il titolo del film concerto di Scorzese che racconta dell'ultimo live di "the band", il gruppo che accompagnava molti artisti tra i quali Bob Dylan. abbiamo tolto tavoli e sedie. era una bella serata di fine primavera ma sembrava estate, chi voleva poteva sedersi fuori, la porta era spalancata ed era un via vai di note, di gente, di emozioni, di birre fresche e di buon vino... il piccolo locale era tutto per loro: i musicisti, i loro strumenti e la loro musica erano protagonisti assoluti... più di quaranta artisti si sono alternati ed hanno suonato insieme improvvisando con una armonia ed un feeling come se avessero sempre suonato insieme... sintonia perfetta anche tra coloro che  in realtà si incontravano per la prima volta....
abbiamo un sacco di bei ricordi dei diciotto mesi di attività del circolo e molte testimonianze di affetto e di stima dei musicisti che abbiamo ospitato. ma quella sera è davvero rimasta nei nostri cuori...e non solo nei nostri...
qui di seguito un racconto della serata che un musicista pubblicò sulla nostra pagina face book:


QUANDO UN LOCALE CHIUDE, E' COME SE UN ARGINE CEDESSE.


L'ULTIMO WALZER del BORGO ROSSO.


C'eravamo in bel mucchio di Musicisti e astanti Pazzi in quel piccolo covo di Comunisti, di Gente bella tosta e fiera che godeva del buon vino, di testa in cassetta, lardo di quello buono, quello che piange, Musica e Musicisti dicevo, stretti a raccontare note di carne e di passione scura, non cito i nomi perchè eravamo tanti e belli, molto belli, scusate la presunzione e pure bravi senza saperlo...o forse si. 
Quando un locale cala la serranda senza un futuro certo, molto di quello che era rimane li . Tutte quelle emozioni si impastano tra il pavimento, le mura ed il soffitto, tutto quello che ha preso vita, anche per un attimo ingrato è li sospeso come il cuore del Blues, perchè è parte della passione stessa che cigola come una catena legata ai giorni che passano. 
CARLO e TIZIANA  saranno sempre li con i loro grembiuli Rossi a dispensare bellezza  e amicizia, il loro grande cuore ha un nome perfetto che è stato e non so se rimarra' per altri il "BORGO ROSSO". Noi che nei buzzi bui oltre alla musica del Diavolo mettiamo carni di maiale e vini da poco, questo postaccio lo ricorderemo per un bel pezzo, non come loro due che in piu' ci hanno messo un sacco d'amore privato...ma almeno per me che di Case del Blues ne ho viste parecchie, il Borgo lo infilo in un'harmonica... 
Citando l'uragano Katrina,che ha distrutto gli argini a New Orleans, penso che quando un locale cosi chiude la serranda e come se un'argine cedesse su qualche cosa di sospeso, e penso anche che quel qualcosa, diverso per ognuno di noi ci finisca dentro, ci lasci un segno come un taglio leggero, un ultimo walzer che rimarra' con noi infinito. 
GRAZIE TIZIANA e GRAZIE CARLO.     
Andrea"HARPO"GIANNONI

venerdì 18 gennaio 2013

CHE FARE?


non so cosa fare... ricominciare  questa esperienza  “bloggettara” o affidare di nuovo, come anni fa, gli scritti a fogli, foglietti, fogliacci (avessi avuto un solo quaderno dedicato a questo  o un raccoglitore ordinato... non sarei stata io) abbandonati poi in qualche cassetto (o magari messi in un posto sicuro per non perderli... talmente sicuro che non li perdevo... ma non li trovavo nemmeno più!) ?
anni fa avevo aperto un blog. era il 2005. lo facevano in molti. l’ho fatto anche io. scelsi splinder perchè era la piattaforma che usavano in molti. la usai anche io. e poi ero già registrata con il mio nick per poter commentare blog di amici e così la scelta fu praticamente non una scelta ma una mossa automatica…
poi in un periodo in cui qualche amico (?!), conoscente (?), troll (!) mi iniziò ad infastidire con commenti aggressivi, con critiche gratuite che arrivarono all’offesa… e addirittura leggeva qualche frase di qualche post e su queste ci ricamava sopra andando in giro su altri blog di amici o anche nella vita reale, a spargere notizie false su di me e sulla mia vita.... mi ruppi gli zebedei... e prima resi il blog privato, ma non mi piaceva, poi lo resi di nuovo pubblico con moderazione… alla fine mi accorsi che non scrivevo più liberamente e lasciai perdere. ne aprì un altro... qui... questo... ma non mi piaceva. era freddo. l'altro era tutto colorato, con una bella foto del mare in copertina, questo bianco, con i caratteri dei post neri... e una fotina piccina picciò di una eclissi di sole che sembra una luna (da quella foto il nome del blog) scattata da me... e poi questo blog, per  la paura di essere di nuovo presa di mira dai soliti ignoti (a me purtroppo invece molto noti) l’avevo reso talmente privato che era impossibile arrivarci per caso e trovavo stupido avvisare la gente. e quindi era come scrivere solo per me... tanto valeva scrivere su un foglietto o su una pagina di word e poi archiviarla tra i ricordi... e così facevo... quando proprio mi scappava di scrivere... anche se avevo dato l’indirizzo di questo blog a qualche amico fidato, che sapevo che mi leggeva con piacere,  finì per non scrivere più. almeno qui. pensai anche di ricominciare a scrivere sul vecchio blog ma ormai non mi riconoscevo più nemmeno in quello. c’era una descrizione di me alla quale ero affezionata… ma non mi rispecchiava più…ero cresciuta, forse invecchiata... semplicemente ero cambiata...  e allora, anche perché presa da mille cose di un periodo piuttosto faticoso della mia vita lavorativa, decisi  di lasciar definitivamente perdere… e magari di concentrare in poche righe i miei pensieri (almeno quelli "pubblici")  ed affidarli al più sintetico facebook…
e lasciare quelli più "privati", più "intimi" ai foglietti nei cassetti o ai file del pc...  ma certo non è la stessa cosa… poi splinder ha chiuso e non sono riuscita a trovare il tempo per trasferire il tutto su altra  piattaforma nei tempi che splinder concedeva prima di chiudere… e così il vecchio blog non esiste più… (fortuna che avevo salvato tutti post come file di word…) e questo che ormai era diventato vecchio anche se poco frequentato e praticamente abbandonato continuavo a sentirlo freddo… e allora la decisione… provo ad aprirne un altro… e poi vediamo…un caos... ho litigato con la piattaforma, con l'inserimento della password, con l'impostazione, l'impaginazione, il template, il titolo del blog, l'account, insomma non ci capivo più niente (anche perchè non era una cosa importante e quindi mi ci mettevo sempre quando le cose importanti della vita erano tutte sistemate...  a fine giornata, in tarda serata... ma questo momento era anche quello nel quale  ero ovviamente  più stanca e finivo per incartarmi sempre più...) e allora eccomi di nuovo qua... ci provo... ricomincerò ad affidare ad una tastiera e ad uno  schermo le mie emozioni, le mie sensazioni... ho anche cambiato le impostazioni della privacy, quindi qualcuno ci potrebbe arrivare qui anche per caso... e nel caso... che siano  i benvenuti! :-) agli altri... ben ritrovati ^_^

mercoledì 6 aprile 2011

SONO STANCA... ma contenta!

Si, sono veramente stanca... il mio fisico non regge, e mi manda continuamente segnali... piccoli malesseri, grandi mal di schiena, enormi mal di testa...
Sapendo già che l'anno prossimo non ci sarà posto nella scuola dove lavoro (ammesso e non concesso che voglia tornare all'inferno) nè tantomeno in altre scuole, ho iniziato a valutare di far diventare realtà un sogno che ho da anni e che era diventato un progetto comune con il mio compagno che aveva un sogno simile.
Io sognavo un piccolo bar, una piccola enoteca (sono sommelier per passione) con spuntini, un circolo dove fare anche attività culturale... il tutto da gestire da sola o al massimo in due e per qualche tempo ne ho fantasticato con mio fratello che poi invece ha aperto una attività di tutt'altro genere.
Il mio compagno sognava un music bar, un locale dove bere buoni cocktail (è barman per passione), distillati, vini... magari particolari, non comuni... il tutto accompagnato da buona musica live.
Quando ci siamo incontrati, lui (in mobilità dalla ditta dove lavorava come responsabile dei sistemi informatici)stava progettando qualcosa del genere con sua cugina (sarebbe stato dipendente come barman e consulente musicale), la quale poi è andata avanti da sola per divergenze di opinione proprio sull'organizzazione degli eventi musicali ed ha aperto un mega locale che sta andando anche benino, ma questa è un'altra storia.
E così lui ha così continuato a fare alcuni lavoretti sfruttando le sue conoscenze di informatica e di contabilità, mentre io (lontana dalla scuola per scelta) continuavo a fare lavoretti  sfruttando le mie conoscenze di vino e ristorazione.
Poi io ho deciso di accettare di nuovo l'incarico  a scuola mentre lui continuava a fare consulenze...
Entrambi non soddisfatti ed entrambi preoccupati per una prossima sicura disoccupazione.
A Novembre la decisione... far diventare il nostro comune sogno realtà e le nostre passioni trasformarle in professioni.
Ci siamo messi a cercare... pensando di dover aspettare chissà quanto... invece abbiamo trovato un piccolo circolo che stavano lasciando, in un piccolo paese sulle colline della versilia storica... in quattro e quattr'otto è diventato nostro, lo abbiamo trasformato immediatamente in circolo ARCI e il 20 Dicembre abbiamo inaugurato. Per ora siamo aperti solo dal venerdì al lunedì... perchè per il momento portiamo avanti anche i nostri precedenti impegni presi... scuola io, consulene lui.... per questo la stanchezza si fa sentire... ma siamo contenti. Organiziamo cene a tema dove cuciniamo noi piatti tradizionali toscani (io) piatti etnici ed esotici (lui), offriamo buon vino (e io appago la mia passione per il vino) e buona musica spesso live (e lui appaga la sua passione per la musica)... offriamo spazio ai fotografi che volessero esporre le loro opere e nel frattempo esponiamo le nostre foto... appagando così anche la nostra voglia di farle vedere per sentire le opinioni della gente...
Insomma, stanchi ma sereni e felici...
E anche se oggi sono dovuta restare a casa perchè uno dei miei terribili mal di schiena accompagnato da un discreto mal di testa mi hanno attaccato, tutto sommato sto bene!
E anche se nel fine settimana dormo poche ore a notte (perchè venerdì sera locale e sabato mattina scuola... domenica sera locale e lunedì mattina scuola)... sono contenta. Stanca ma contenta.
Presto quello sarà il nostro unico lavoro, e sarà tutta un'altra storia...

venerdì 1 ottobre 2010

VI ODIO...

si... vi odio e mi fate affiorare i più reconditi istinti omicidi... voi che guidate come cani e avete la patente a punti... si... ma punti fragola perchè l'avete presa all'esselunga con la tessera fidaty... e potrei anche inchiodare e scendere dall'auto e picchiarvi a sangue... potrei accelerare e tamponarvi o inchiodare e farmi tamponare... a seconda delle situazioni... perchè odio te... deficentone che te ne vai a 30 quando il limite è 50 o a 40 quando il limite è 70... dico, capisco la prudenza.. ma non esagerare! e poi passi se sei il solito vecchietto rinco (dopo i 60 dovrebbero tutti rinnovare la patente ogni 5 anni... ma con tanto di esame di guida caxxo... ci sono novantenni arzilli e allora che viaggino pure... ma se a 65 anni hai già i riflessi di un bradipo vai a piedi) ma se vai piano perchè chiaccheri amabilmente con il passeggero a fianco a te... o parli al telefono... o, PEGGIO, invii sms (che ti vedo benissimo, riflesso nello specchietto, che dai un'occhiata al cellulare e una alla strada) allora vaffanculo, accosta e fammi passare che oggi, come ieri, come sempre, sono clamorosamente in ritardo... e odio anche te, cretino che ti credi un super figo con la macchina tamarra e la musica a tutto volume (che quando passi si sente un "TUMPF TUMPF" di bassi e basta), con i capelli ingelatinati, la cresta, gli occhialoni e la guida che tu credi sportiva (tutto storto verso destra... perchè? forse  così sei più vicino al cambio e fai meglio le ripresine del caxxo?)... insomma proprio tu... perchè mi stai al culo eh? perchè mi stai talmente vicino che dallo specchietto non vedo la macchina intera ma solo il tuo parabrezza e la tua incredibile faccia da schiaffi? e poi odio te... super figona che te ne vai in giro col SUV di tuo marito (e magari povero lo hai mandato a lavoro con la macchinetta piccola che doveva essere tua perchè -con i bambini è più comoda- o meglio ancora con il bus che così risparmia e poi -così non  si stressa col parcheggio e con il traffico e poi fa un po' di moto dalla fermata all'ufficio-) e non sai fare a guidarlo... e dimentichi di mettere la freccia e ti fermi a tre metri dalla scuola perchè -il bambino se no prende freddo- (ma non dici che in realtà è perchè se ti fermassi in un posto decente dove non rompiresti le balle a nessuno... nessuno potrebbe vedere che caxxo di macchinone ti sei comprata)... pensi di essere ganza solo perchè alle 7.45 sei già tutta in tiro col capello preciso e il trucco impeccabile? ma vaffanculo... non cambierei la mia vita con la tua... sono sempre in ritardo, ho capelli assurdi, sono vestita da operaio (di sinistra si, e allora? sarei di sinistra anche se diventassi ricca... mentre te resterai una borghese di merda anche se cadrai in disgrazia e ti piace farti notare anche se per far questo ti sei indebitata fino al 3000 e tuo marito deve farsi un culo così)  e se va bene ho un filo di mascara... forse... macchisenefrega...
e infine odio voi... cretini che ancora non avete capito come funzionano le rotonde... e voi che mettete la frccia a destra e girate a sinistra oppure non la mettete proprio e girate improvvisamente... e siccome vi sentite ganzi girate a sinistra ma per fare la curva più "aggressiva" vi allargate a destra e poi girate "sportivamente" a sinistra... improvvisamente...
si, io vi odio...